E' milio un uovo oggi, che una gallina domani.
(antico detto popolare)
Emilio Cappiello, portiere, 185 cm per 88 kg di pacata esplosività. E' lui - ormai possiamo dirlo - il vincitore in pectore della XVI edizione della ringhioleague. Con la vittoria di ieri, infatti, il Nostro si porta a +8 dal più immediato inseguitore (Pepiciello). Gli basta una presenza per regalarsi anche la matematica e dunque il trofeo. E pensare che, a due terzi di partita, Raffaele era avanti di tre goals ed aveva virtualmente riaperto il campionato. Ma le vie del pallone - come già detto più volte - sono infinite. Ma andiamo per ordine. Rosa corta (16 giocatori), con i soli Lovisatti e Luongo come punte di ruolo. A poco più di ventiquattr'ore dal calcio d'inizio, Cristiano ci gioca un brutto scherzo dicendo che il Savio è occupato per un evento di presentazione dei "nuovi proprietari" (!). Si attivano i segugi e Federica trova il campo, dietro stazione prenestina. Roma6. Ci abbiamo già giocato. E' più piccolo del Savio e si decide di non usare il fuorigioco. Luongo si comincia a fare le pippe. In questo modo, può trotterellare alle spalle di Isaiah, senza dover affrontare un improbo confronto corpo a corpo. Alle 18.20 i capitani pubblicano le squadre. Queste le formazioni.

La prima mezzora di gara appare quasi senza storia. Rossi molto più in palla, padroni della manovra, mettono subito sotto gli avversari. Romano ringhia, Pipitone strappa e Lovisatti (non proprio in grandissima serata, tanto che chiuderà a secco) fa da riferimento centrale. Proprio da un bello spunto del Pipit sulla sinistra, nasce il primo gol. Dopo un paio di dribbling, palla scaricata che passa dai piedi di Granito e Romano per arrivare dall'altra parte all'accorrente capitan Pepiciello, che si esibisce in un pregevolissimo destro di prima, di mezzocollo esterno, che s'infila imparabilmente nell'angolo opposto. Uno a zero rosso. Granito parte a razzo, spingendo sulla fascia, e (dalla linea mediana) lancia alto l'inserente Pipitone all'altezza del dischetto. Ominostanco, nel disperato tentativo di anticiparlo, si esibisce in uno strepitoso stacco di testa, mettendo la palla all'incrocio (della propria porta, però). E' il settimo sigillo, ovvero il suo settimo autogol nella storia della lega, con il quale consolida il proprio primato in questa curiosa classifica, meritandosi il trofeo "Comunardo Niccolai" e fissando il 2-0 rosso. Triplica poco dopo Chiaps, sfruttando un liscio in uscita di Emilio su altro bello spunto di Granito sulla sinistra. Arriva un gol bianco (1-3) abbastanza casuale (sfortunato autogol di Granito: su cross basso dalla sinistra, Quartullo smanaccia in uscita bassa proprio sugli stinchi dell'accorrente Federico) che però non pare turbare o cambiare l'inerzia della gara. passano cinque minuti, infatti, e Pipitone si fa trovare al posto giusto su un diagonale da fuori di Lovis, anticipando Manacorda da due passi. 4-1 rosso. Bianchi che sembrano storditi. Terracciano lotta ma non sfonda, Luongo appare isolato e malinconico. Ma i cobra, lo sapete, colpiscono sempre quando meno te lo aspetti. Angolo dalla destra di Manacorda, teso in mezzo, e bellissimo piatto destro d'incontro a freddare Federica: 2-4. Anche questa rete continua a sembrare solo una scorreggia nel vento, perché di nuovo Pipit (le sue ultime due doppiette erano datate 2023 e 2011!) trova 5-2 rosso da posizione defilata, dopo aver vinto un rimpallo fortunoso su imbeccata di Pepiciello. A questo punto, Pep vede il trofeo davvero possibile e già pensa alla prossima. La "sliding door" della partita pepicelliana avviene a venti minuti dal termine. Chiaps alza incredibilmente da mezzo metro un'imbeccata di Lovisatti (sarebbe stato il 6-2) e immediatamente dopo Luongo trova il 3-5 con un bellissimo tacco rasoterra su cross basso dalla destra di Terracciano. Qualcosa si rompe nei rossi. Romano e Chiappetta continuano a fare un pressing (inutilmente) altissimo, Granito si era spompato troppo nella prima mezzora e Luongo attacca sempre alle spalle la linea avversaria. Segnerà prima il 4-5 di rapina e poi il pareggio a dicei dal termine con un splendido stop "a cucchiaio" su lancio lungo, ad eludere (contestualmente) l'uscita di Quartullo e il recupero di Isesele. Emilione gongola. Pepiciello è colpito da mutismo selettivo, quando ha la fascia al braccio. E la Storia si scrive: Terracciano porta addirittura i suoi al trionfo dopo altro svarione difensivo avversario, segnando da posizione angolata, dopo consueto dribbling insistito. Ad Emilio, dunque, basta un punto. Bagarre per il podio, con Pep, DiVito, Omino, Di Dio, Lovis, Granito e Romano in soli 4 punti. Fra i marcatori, Russo è da tempo capocannoniere (31) con Luongo (24) che stacca Lovis (20). Con i tre MoM nelle ultime quattro, Pipit balza in testa alla classifica, precedendo Lovis, Mancini e Mally.
Greg, prepara il trofeo. Perchè il 18 si fa festa!
MoM: Pipitone - Luongo
Pepiciello Raffaele ©
Il caro Pep è Giano Bifronte. Quando non è capitano, non sputa un secondo. Con la fascia al braccio, non si vede e non si sente. Il risultato di mercoledì gli lascia in bocca l'amaro gusto di (grande) occasione persa. Adesso, non gli rimane che il voo-doo! VOTO 5
Quartullo Federica 👐
Inizia con un paio di interventi decisivi, prendendo un paio di gol assolutamente sfortunati. Nel finale, deve assistere impotente alla disgregazione molecolare della propria difesa. Sono comunque bastate poche partite per farla entrare appieno nel mood dei ringhi. Promossa! VOTO 6.5
Chiappetta Alessandro
La sua (e del compagno di reparto) tendenza ad allargarsi sulla fascia e pressare alto, soprattutto nella seconda metà della partita, scopre troppo la difesa. Gioca una partita ordinata, condita dal gol e da un errore sfortunato sottoporta. Al quale chissà quanto avrà pensato, nelle notti successive. VOTO 6-
Isesele Isaiah
Ultimamente è meno brillante degli standard cui ci ha sempre abituato. La mediana lo abbandona ma, senza fuorigioco, Luongo gli ha fatto vedere davvero i sorci verdi. VOTO 5.5
Pipitone Dario*
Schierato più vicino alla porta, corre, taglia, cuce e rifinisce. Segna una doppietta e si esibisce anche in un paio di volate in dribbling che non si vedevano più da tempo. Presente anche in fase di ripiegamento, recupera alcuni palloni preziosi su Mancini e Terracciano. Peccato che quest'anno perda sempre. VOTO 7
Granito Federico
Inizia che pare Roberto Carlos. Sgroppate, assist, conclusioni. Il campo piccolo lo inganna, lasciandolo completamente senza benzina sul gran premio della montagna, ove perde minuti su minuti da quelli in fuga. VOTO 6
Lovisatti Marco
Di Vito gli si appiccica, il campo non gli piace, non sfrutta l'assenza del fuorigioco, ci sono i figli a bordo campo da controllare. Insomma, serata con troppe distrazioni, Lui è monotasking. Lo sappiamo. VOTO 5.5
Romano Francesco
Anche lui inizia fortissimo. Pressando anche quelli negli spogliatoi. Complice il calo complessivo della squadra, però, il campo intorno gli si fa più grande. E si ritrova spesso messo in mezzo. VOTO 6
(Emilio Cappiello, letteralmente a un passo dal trofeo)
Cappiello Emilio 👐 ©
Che dire, del nostro Emilione ormai campeao? Bravo, bravo, bravo! Capitano silenzioso ma presente, autore di un paio di imprese da raccontare ai nipotini. Cresciuto esponenzialmente nel tempo anche a livello di prestazioni individuali, è stato capace di mantenere la calma e la vetta, anche dovendo assentarsi per più d'una partita. Adesso, gli manca solo un passo. Un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per la nostra comunità. VOTO 9
Manacorda Alessandro
Partita di garra e di corsa. Inizia con qualche incertezza, ma chiude in netto crescendo. Sgroppicchia sulla destra e mena quando c'è da menare. VOTO 6
Di Vito Luca
Se non fa' il capitano, è tutta un'altra cosa. Inizia dietro, mordicchiando il patavino. Poi si sposta in mediana e la sua squadra alza il baricentro. VOTO 6.5
Ominostanco
Partita attenta e coriacea, è forse il migliore fra i difensori bianchi per continuità nel match. La sua innata stilosità lo porta a rendere esteticamente bellissimi perfino i propri autogol. Uomo ovunque. VOTO 6.5
Di Dio Alessio
Gioca da regista o mezzala (quando sale Luca). Mette in pratica i dettami dell'essenzialità e del pragmatismo, provando anche qualche conclusione mancina delle sue. Inguardabile, però, quella maglietta biancazzurra del torneo aziendale CdP. Da non riproporre. VOTO 6+
Luongo Luca*
Che dire? Quattro gol, uno più bello dell'altro. Mette a segno la terza (!) quaterna stagionale, che lo proietta secondo nella classifica marcatori con 24, segnati in solo 17 partite. Migliore in campo bianco, senza discussioni. VOTO 8
Terracciano Matteo
Per oltre metà gara viene contrastato molto bene, con raddoppi continui e grande attenzione. Appena gli spazi si allargano, però, diventa determinante per la vittoria finale. VOTO 6.5
Mancini Stefano
La sua ultima stagionale si chiude con una vittoria, meritata per lui. Mette comunque a referto 57 punti nella generale (10° al momento) con 13 gol e 4 MoM. Bottino decisamente ragguardevole. Alla prossima! VOTO 6