L'espressione inglese hard boiled si riferisce a un genere letterario che trova le proprie radici nei romanzi di Dashiell Hammett verso la fine degli anni venti e che venne perfezionato da Raymond Chandler nei tardi anni trenta. Rientra nel genere poliziesco e si distingue dal giallo deduttivo per una rappresentazione realistica del crimine, della violenza e del sesso. Fin dalle sue origini il genere hard boiled fu pubblicato e strettamente collegato con le cosiddette riviste pulp, ad esempio Black Mask; successivamente molti romanzi hard boiled vennero pubblicati da case editrici specializzate in edizioni in brossura, comunemente note con il termine pulps. Il termine hard boiled (letteralmente: bollito fino a diventare duro) nasce da un'espressione colloquiale: per un uovo, essere "hard boiled" equivale ad essere sodo, duro. Il classico detective hard boiled (come il Sam Spade di Hammett o il Philip Marlowe di Chandler) non si limita a risolvere i casi, come fanno le loro controparti più tradizionali, ma affronta il pericolo e rimane coinvolto in scontri violenti. Il caratteristico detective hard boiled ha, difatti, un atteggiamento da "duro". Spade e Marlowe sono i due più importanti modelli grazie ai quali sono state elaborate le classiche caratteristiche del detective hard boiled: impudente, freddo, irriverente. Il tipico detective americano di questi romanzi risponde a precisi stereotipi. È un investigatore privato che lavora da solo. Ha un'età compresa tra i 35 e i 45 anni, eterosessuale, ed è un tipo "duro" e solitario. Spesso si tratta di un veterano di guerra (Iraq, Afghanistan, LIbano, Siria). Ostenta diversi attributi da macho e di certo non è adatto per fare il padre di famiglia. Non ha molti amici. Da solo a casa, la sua "dieta" consiste in uova fritte, pancetta, caffè nero, sigarette e whiskey.
Fino ad oggi, Gregorio Comandini è stato il nostro Marlowe. Spietato, duro, arcigno, vincente ed apparentemente inscalfibile. Ma il vento, adesso, pare stia cambiando. Un nuovo duro sta comparendo sulla scena. Dal profilo completamente diverso: il Commissario Giraldi, detto "Er Monnezza', in quanto userebbe ogni mezzo per vincere la ringhioleague. Con Humprefy Bogard e Tomas Milian siamo agli antipodi, così come fra Gregorio ed Enrico. Li accomunano però due cose: la tigna infinita e la vetta della classifica. Perché ormai il trofeo pare essere una cosa a due. Greg 43, Enrico 40, poi Chiaps e DiFlo staccati di ben sei punti. Enrico rosicchia, Gregorio rosica. Il buon Giraldi, settimana dopo settimana, si avvicina al rivale, dimostrando anche un'ottima capacità strategia nel fare mercato e formazione. Anche ieri, forte della prima scelta, acchiappa Di Vito e Di Florio, dimostrando ulteriore sagacia nel puntare forte sul trio Patacchiola-Di Bello-Perosini. Una scelta che - a conti fatti - si rivelerà vincente. Rossi in campo con un 451, portiere rotante, difesa Comandini-Omino centrali, Di Flumeri-Vollera ai lati, centrocampo in cui si alternano Isesele-Izzo-Chiaps-Pipitone, Mancini-Lovis sull'esterno e Cataldo unica punta. Dall'altra parte Cappiello fisso in porta, DiVito-Pepiciello muraglia difensiva con Granito e DiDio, Perosini falso nueve, coadiuvato da un centrocampo-fantasia DiFlorio-DiBello-Miniati-Patacchiola. Primo tempo molto equilibrato, poche occasioni (Cataldo e zuccata di Chiappetta da una parte, tiri di DiBello e Perosini dall'altra) e molto possesso palla a centrocampo, a prevalenza bianca. L'equilibrio viene spezzato da due magistrali imbucate di Perosini, trasformate in gol prima da Antonello (che infila Pipitone a tu per tu) e poi da Di Bello (con lo scavino su Isaiah in uscita). Questo è il tema. Perosini arretra e rifinisce, prendendo pure un sacco di botte, mentre a turno DiFlo-DiBello e Miniati si buttano dentro. I porporini si affidano a Lovisatti, al rientro dopo un mese, che però ha la mira storta, malgrado qualche buona occasioni di tiro da fuori. Si va al riposo sul 2-0 bianco, vantaggio eccessivo per quanto visto in campo. Nell'intervallo i rossi si confrontano e cambiano schema, passando ad un 3-4-1-2 più consono alla partita ed alle caratteristiche degli interpreti. Omino da centrale è maggiormente coperto rispetto alla linea a quattro, evitando imbucate letali, il doppio mediano contrasta l'albero di natale avversario, Pipitone - da guastatore in mezzo alle linee - inizia a creare scompiglio, ispirando in più occasioni i compagni, e Lovisatti è più pericoloso da punta centrale, aiutando Cataldo. La partita si infiamma quando Vollera (il migliore dei suoi) infila di giustezza Cappiello, su bell'azione Chiaps-Pipit e rifinitura di quest'ultimo. I rossi si buttano in avanti, guadagnando ulteriormente campo e creando occasioni (incredibile l'errore di Cataldo di testa, da due passi, dopo una grande azione Pipitone-Lovisatti), ma esponendosi al contropiede avversario, sempre pericoloso (vedi due grandi recuperi di Vollera su DiFlorio, due conclusioni firmate DiBello e Perosini, nonché il gol del definitivo 3-1 arrivato con DiFlorio in ripartenza, pur nata da un contestato fallo/non fallo su Cataldo). Anche Pipitone ha la palla buona sul sinistro, ma colpisce male, chiudendo stremato ed ancora una volta sconfitto. Due vittorie su 21 partite parlano da sole. Ottime prove di DiVito (insuperabile), Patacchiola, Di Bello e Perosini (oltre ad Antonello ed al solito Pepiciello) fra i Bianchi, mentre Vollera e Pipitone si distinguono fra i rossi, insieme ad un concreto Chiappetta e ad un generoso Isaiah. Adesso Enrico è a meno tre. Tutto apertissimo...
MoM: Di Vito - Vollera
Una curiosità: ci sono due film "cult" del genere hard boiled, uno è Pulp Fiction (che è un sinonimo del termine hard boiled) e l'altro è Il Grande Lebowski che è un omaggio a tale filone (già il titolo è un richiamo al romanzo Il Grande Sonno di Chandler, capostipite del genere), pur con i personaggio completamente ribaltati all'opposto, in maniera superbamente grottesca.
PAGELLE BOLLITE
(Il riscaldamento di capitan Giraldi nel pre-partita)
GIRALDI - DRUGO LEBOWSKI Per lui la vittoria è una droga e, in quanto Drugo, deve rispettare un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile. Altra partita generosa. Da capitano dimostra doti di leadership fuori dal comune. VOTO 7
DI FLORIO - JESUS QUINTANA Torna a fare di nuovo strike. Partita generosa e di qualità in mediana, cinica e spietata davanti. Di fatto, l'ha decisa lui. Non si scherza con Jesus. VOTO 7
PEROSINI - JAKIE TREEHORN Come Ben Gazzara se la godeva nel film, lui se la gode in campo. Non segna, ma disputa un'ottima partita, condita da due assist bellissimi e tanta qualità al servizio del compagni. VOTO 7
DI VITO* - LITTLE HARRY Se fosse sotto tortura, è uno di quelli che non parlerebbe. Svolge l'ordinaria amministrazione nel primo tempo, si esalta nel secondo a turare le numerose falle che spuntano da ogni dove. Manco fosse Super Mario Bros! VOTO 7.5
CAPPIELLO - DONNY Primo tempo sereno, nel secondo deve togliere più d'una castagna dal fuoco. VOTO 6.5
PEPICIELLO - ULI KUNKEL Nichilista. Nel senso che non gliene frega nulla di chi si ritrova come compagno o avversario. Lui è sempre lì. VOTO 6.5
PATACCHIOLA - FRANZ Si mette lì, sol suo mancino, e dispensa duetti di qualità. Cala nella ripresa a livello di quantità, ma offre una buona prestazione. VOTO 6.5
MINIATI - BUNNY LEBOWSKI Dopo un primo tempo di sostanza, nella ripresa si rapisce da solo, mozzando anche un mignolo a Mallimaci (ecco perché era assente) da offrire come prova. Quando gli hanno chiesto di correre appresso a Pipitone. VOTO 6
GRANITO - WALTER SOBCHAK Non ha guardato i suoi compagni morire nel fango per poi darla vinta al primo che passa sul campo. Da terzino fatica ben più che da centrale ed ogni tanto sparge le ceneri degli avversari controvento, ma li ha comunque bruciati, prima. Sei un cazzone, Walter, ma siamo contenti tu sia tornato dal Vietnam. VOTO 6
DI DIO - BRANDT Umile e devoto, come da Cognome, aiuta il prossimo suo come sé stesso. VOTO 6
DI BELLO - CAPO DELLA POLIZIA DI MALIBU' Con lui non si scherza. Se passi la misura, ti punisce. Prova di grande sostanza e qualità, condita da un pregevole gol a cucchiaino. VOTO 6.5
(Un diverbio fra Lovisatti e Izzo in mezzo al campo)
COMANDINI - MARSELLUS WALLACE Il Grande Capo stavolta la prende in der posto. Momento di grande sofferenza, non tanto a livello di prestazione in campo, quanto sul piano strategico e di mercato. Toppa completamente formazione, regalando un tempo agli avversari. Ad majora. VOTO 5.5
LOVISATTI - LO STORPIO Comandini lo sceglie per primo. Ma il Nostro rientrava da un mese fermo per infortunio. In più, schierarlo ala sinistra nel primo tempo non lo ha aiutato. Ma ha avuto due-tre occasioni dal limite che andavano sfruttate meglio. VOTO 5.5
ISAIAH - JULES WINNFIELD Se te lo ritrovi contro da mediano davanti la difesa, è meglio che inizi a recitare le tue preghiere. Si consiglia Ezechiele, 21/17. VOTO 6.5
PIPITONE - ZED Malgrado risulti fra i migliori, soprattutto nel secondo tempo da trequartista (ove sforna due o tre intuizioni importanti in favore dei compagni), quest'anno la Ringhio ha in mente una punizione medievale per il suo culo. VOTO 6.5
CHIAPPETTA - RINGO Prestazione solida e lucida davanti alla difesa, senza guizzi particolari ma senza mollare mai. Adesso vede da lontano i due capolisti. VOTO 6.5
OMINO - VINCENT VEGA Nel primo tempo, complice la scelta di Greg di schierarlo centrale in una difesa a quattro, soffre. Nella ripresa, col cambio modulo, sbaglia poco o nulla. VOTO 6
DI FLUMERI - CAPITANO KOONS Emblema del sacrificio (ha tenuto un orologio, voi sapete dove, per molti anni in quel di Saigon), alterna sgroppate tumultuose a momenti di fisiologico rinculo. VOTO 6
MANCINI - BRETT C'è chi lo ha sfidato più volte a dire "Cosa?". E lui è andato spesso in confusione. Ma devi ammetterlo: "Tu l'hai fatto, Brett". VOTO 6
VOLLERA* - MR WOLF Di mestiere, risolve problemi. Un paio di recuperi su Antonello sono stati da antologia. Da' seguito alle recenti prestazioni guadagnandosi la palma di migliore dei suoi. VOTO 7
IZZO - BUTCH Da tempo non lo vedevamo in mediana. Da mezzala soffre il dinamismo avversario, da mediano regala un contributo di solidità. Combattente. VOTO 6
CATALDO - MIA WALLACE La palla era come lui, stavolta. Tutti la vorrebbero, ma nessuno la pija. Serata durissima, malgrado la consueta generosità. VOTO 5.5