sabato 13 aprile 2024

XXVII GIORNATA - ISCRIZIONI

 

(I nuovi scarpini dell'arrembante Giraldi)


Dopo il "cappotto" della scorsa giornata, la lotta fra i due capolisti si fa serratissima.

E subito dietro c'è un partenopeo che scalpita...


Centro Sportivo SAVIO - Via Norma, 5

 (Quartiere Prenestino/Malatesta)

Mercoledì - Ore 21.30


Pugnettosi


01. Pipitone Dario

02. Mancini Stefano

03. Isesele Isaiah

04. Giudice Teddy

05. Chiappetta Alessandro

06. Di Dio Alessio

07. Luongo Luca

08. Di Bello Simone

09. Pepiciello Raffaele

10. Giraldi Enrico ©

11. Di Florio Antonello

12. Ominostanco

13. Romano Francesco

14. Mallimaci Gabriele

15. Granito Federico

16. Cappiello Emilio 👐

17. Comandini Gregorio ©

18. Valenti Basilio

19. Silvestri Dario

20. Gizzi Francesco

21. Manacorda Alessandro 

22. Miniati Giuliano

XXVI GIORNATA

 


Il comune di Begeč si trova a metà strada tra la cittadina di Bačka Palanka, al confine con la Croazia, e Novi Sad. E chissà com'era negli anni 30. Oggi c'è un campo di erba incolta, che ricorda a stento i vecchi albori dell'antica Jugoslavia, figurarsi cosa potrebbe rievocare se dovessimo parlare di novanta anni (e più) anni fa. Di certo c'era un ragazzino che correva inseguendo un pallone di cuio bucato, affondando le uniche scarpe che aveva, sdrucite e rovinate e alzando così una polvere già acre e maleodorante. Oggi in quel campo ci gioca il Bačka-Begeč. una squadra coi colori bianco e azzurri e lo stemma sono gli stessi dell’Fk Bačka Palanka, la squadra del paese vicino. Novi Sad non è lontana, ma sembra un altro mondo. E forse per questo nell'altro mondo veniva voglia di andarci davvero, appena passata la seconda guerra mondiale, e la grande Jugoslavia si formava come un gigante dai piedi d'argilla, cui la storia avrebbe chiesto il conto meno di cinquanta anni dopo.

Il piccolo Vujadin se ne va presto, per gettarsi alle spalle la povertà e il dolore di un fratello morto bambino. Conosce Yelena e se ne innamora, e come potrebbe non farlo. Bella, colta, borghese. Grazie a lei si laurea in storia, forse per capire meglio il suo mondo e la sua gente, forse per alimentare l'orgoglio serbo, rinvigorito da una grande passione per la politica. E' già un calciatore, Vuja, quando la incontra. Un mediano dai piedi buoni che vorrebbe fare il fantasista, ma che un prezioso organizzatore di gioco e recuperatore di palloni. Gioca nel Vojvodina, la squadra di Novi Sad, che però viene inghiottita dalle grandi nobili del calcio balcanico. Stella Rossa, Dinamo Zagabria, Partizan e Hajduk. Ma colleziona comunque 57 presenze con la maglia della Jugoslavia. Nel 1958 si rompe una gamba e non sarà più quello di un tempo, come un cagnaccio che perde bava dalla bocca, e ringhia solo a metà. Ma forse è la sua fortuna. Arriva in Italia e fa un anno alla Sampdoria: 13 presenze e un gol. Poi Svizzera, ma è già viale del tramonto. Forse è qui però, che la sua cultura, e il suo carisma prendono la strada giusta, quello che lo porterà in panchina. Per un po' infatti si inventa giocatore allenatore, in anticipo rispetto ai tempi. E' così che Vujadin diventa Boskov.
Il resto è storia, anzi, leggenda. In panchina inanella risultati con squadre di prestigio, come Feyonoord e Real Madrid. Vince il campionato col suo Vojvodina, vince la Liga e due volte la Coppa di Spagna. Quando arriva, anzi, torna in Italia, capisce che davvero non se ne è mai andato via e diventa il filosofo del calcio italiano, sempre sorridente e prodigo di consigli, sempre pratico e mai polemico. Vince lo scudetto storico con la Sampdoria, a cui regala anche una Coppa delle Coppe e due coppe Italia, e riesce a lasciare un buon ricordo anche ad Ascoli, Roma e Napoli.
A dieci anni dalla sua scomparsa, abbiamo chiesto a lui di commentare la partita di mercoledi.
"Io dettto sempre che è più facile giocare in 11 che in 9, sopratutto se altra squadra è in 9 anche lei. Perciò mi ha fatto piacere che in Savio siamo tornati al campo piccolo perchè questa settimana ero un poco stanco e non ci vedo così bene per scrivere tutto. Quando ho letto formazioni ho pensato subito che Comandini ha preso rischio per mettere insieme tanti attaccanti e sopratutto tanti che non si conoscevano bene. Poi tutti con nome lungo e difficile: Lamorgese, Pepiciello, Ominostanco, Perosini, Mallimaci che non ho mai capito dove va accento. Era chiaro che si faceva fatica, ma comunque era buona squadra, molto tecnica. Comandini ha giocato di nuovo davanti alla difesa, ma stavolta aveva meno spazio per fare valere suo fisico e si è un po' perso come pesce fuori di acqua.
Rossi erano più quadrati, Giraldi è capitano sapiente, ha preso senatori e non si sbaglia, poi ha preso Silvestri che è più forte in campo e Isesele che ha grande fisico e si sente in campo come alito di ubriaco in concerto. Primo gol lo ha fatto Di Dio con tiro da fuori di sinistro, mentre rientrava. Molto bello, lo provava da 2018, e finalmente è riuscito, si è allenato tanto in terrazzo durante pandemia, e infatti Garbatella è piena di palloni usciti da suo piede. Poi Bianchi hanno giocato bene ma sterili, Perosini non trovava sbocchi, Luongo si muoveva ma Isesele copriva spazi e Cataldo con fisico sembrava giocatore di basket in campo di pallavolo. Forse c'era rigore ma sapete cosa penso. Poi comunque due minuti dopo ha segnato Luongo e uno a uno può cominciare nuova partita. E invece è cominciata vecchia partita. Pipitone ha fatto buchi in terra come diceva mio amico di Napoli e Chiaps sembrava vecchio Fausto Pari a centrocampo a dettare tempi di gioco. Mancini sembrava Lombardo con capelli, Silvestri sembrava Mancini ma quello di Sampdoria, Granito come Lanna che mi passava canna quando lo tenevo in panchina.
E' stato per grande tempo un grande spettacolo. Segna Pipitone con tiro in angolino, poi Chiaps di controbalzo che sembrava uno schema. Poi altro gol che ho chiamato sigillo di Dio per fare quattro a uno. Io pensavo che bastava e facevamo doccia, invece Silvestri ha scartato Mallìmaci o Mallimàci e pure portiere e fatto quinto gol e Giraldi sesto ma Cappiello forse era già fatto male.
Rossi hanno sempre tenuto pallino di gioco e fatto anche belle azioni. Bianchi hanno perso fiducia e senza fiducia non puoi cucinare neanche pasta a pomodoro, figurati fare rimonta. Mancava solo Lovisatti che è arrivato alla fine come insalata di rinforzo dopo che ne aveva sbagliati almeno quattro. Prima aveva segnato Perosini, ma buono solo per statistiche, anche se bel gol con tiro in angolino un po' deviato da Isesele. Io penso che Rossi hanno meritato ma Bianchi potevano fare di più, sopratutto in secondo tempo. Però calcio è così: oggi vinci, domani perdi, e Comandini ha imparato. Però penso comunque che è ancora favorito perchè ha due punti in più, ma Giraldi ha occhi di iena e bava in bocca e può rimontare perchè si lancia su ogni pallone. Altri penso sono fuori ma bella anche lotta per terzo posto. Se ci riesco vengo anche altra volta perchè mi manca panchina e sono curioso di finale di stagione. E voglio fare pagella Giudice".

PAGELLE by VUJA

Giraldi 7
Lui è uno che fa in quattro, che dico, in nove, e lo trovi praticamente tutti i ruoli di squadra. Ha fame di faina nell'andare su ogni palla e ha giocato pure da centrale difensivo. Uno così vuole vincere Ringhioleague.
DOPO PIOGGIA SEMPRE VIENE SOLE

Granito 7
Sempre difficile passare dalle sue parti, ne sa qualcosa Cataldo che sbatte testa su suoi stinchi come picchio su tronco.
SE IO SCIOLGO MIO CANE, LUI GIOCA MEGLIO DI PERDOMO.

Isesele 6.5
Poderoso in anticipi, imponente in fisicità contro Luongo che è molto veloce, ha colpa sui due gol e mi ha dato brivido per punizione dal limite quando ha preso di braccio.
RIGORE E' QUANDO ARBITRO FISCHIA

Mancini 7
Tatticamente sempre ordinato, fa elastico su fascia stringendo spesso e non butta mai via palla come bambino quando è arrabbiato.
LOMBARDO È COME PENDOLINO CHE ESCE DALLA GALLERIA.

Pipitone 7.5
Dominatore in centrocampo, all'inizio fa un po' il lezioso poi per lui grande partita di sostanza e qualità, con grande gol in angolino come biliardo.
SE METTESSI IN FILA TUTTE PANCHINA CHE HO OCCUPATO, POTREI CAMMINARE CHILOMETRI SENZA TOCCARE TERRA.

Silvestri 7.5
Non sbaglia un pallone, e guida squadra per mano con personalità e continuità. Non aveva mai fatto questi in maglia Ringhioz.
GULLIT E' COME CERVO CHE ESCE DI FORESTA

Lovisatti 6.5
Sbaglia tanto ma è anche sfortunato, trova gol nel finale di partita dopo averlo cercato tutto l'anno, e all'improvviso eccolo qua.
LA SAMPDORIA E' COME BELLA RAGAZZA CHE TUTTI VOGLIONO BACIARE.

Di Dio 8*
Tirato a lucido nonostante ingloriosa maglietta Small, delizia Savio con due sinistri da fuori che passano in traffico e trafiggono portiere avversario. Non contento gioca partita di grande equilibrio tattico e attenzione difensiva.
NON HO BISOGNO DI FARE DIETA. OGNI VOLTA CHE ENTRO A MARASSI PERDO TRE CHILI.

Chiaps 7
E' sempre in posto giusto, magari senza farsi vedere, ma copre le spalle a chi è davanti e fa da schermo a chi è di dietro. Segna gran gol spettacolare per velocità e coordinazione.
PIÙ BRAVI DI BOSKOV SONO QUELLI CHE STANNO SOPRA DI LUI IN CLASSIFICA.


Comandini 5.5
Persevera in esperimento che lo mette centrocampista davanti a difesa, ma con meno efficacia che nel campo ad 11. Si batte su ogni palla e prova a mischiare le carte tatticamente ma è come polvere sotto il tappeto prima che a casa arriva suocera. Recrimina per rigore ma ha voce bassa e arbitro non sente.
MEGLIO PERDERE UNA VOLTA CINQUE A ZERO CHE CINQUE VOLTE UNO A ZERO.

Cappiello 5.5
Frenato da infortunio a metà partita, ha qualche colpa su primo gol di Di Dio, quando vede tiro troppo tardi. Si fa valere nelle uscite finchè regge.
MA CHI HA SBAGLIATO, PAGLIUCA?

Omino 6
Prova a rintuzzare sgroppate di Mancini e a conti fatti da quel lato i Bianchi rischiano meno. Prova qualche sortita offensiva con alterne fortune, ma è come se impugna chitarra al contrario e non sei Paul McCartney.
GLI ALLENATORI SONO COME GONNE: UN ANNO VANNO DI MODA LE MINI, L’ANNO DOPO LE METTI NELL’ARMADIO.

Pepiciello 6*
Se suo obiettivo era non far segnare Lovisatti c'è riuscito fino alla fine, e perde soltanto quando patavino viene preso da lancio lungo di proprio portiere. Si prende su spalle l'inizio della manovra, ma i suoi lanci si perdono spesso, preda dei difensori rossi.
IN CAMPO SEMBRAVAMO TURISTI. CON DIFFERENZA CHE PER ENTRARE ALLO STADIO NON ABBIAMO PAGATO  BIGLIETTO.

Màllimaci 5.5
Brutta serata per lui perchè deve accompagnare Silvestri nei suoi giri su sè stesso. Peccato che Dario sia in serata di grazia e a Mallimacì non resti che whisky doppio per farsi passare la sbornia.
UN GIOCATORE CON DUE OCCHI DEVE CONTROLLARE PALLONE E CON DUE  GIOCATORE AVVERSARIO.

Perosini 6
E' lui che più di altri deve creare gioco e si compiace un po' troppo con tecnicismi un po' effimeri, tocchi di suola e dribbling a vuoto, ma di fatto dai suoi piedi partono i due gol bianchi: il passaggio per Luongo e il secondo che segna personalmente con un tiro ben piazzato.
BENNY CARBONE CON SUE FINTE DISORIENTA AVVERSARI MA ANCHE COMPAGNI.

Lamorgese 5
Portato a spasso su fascia sinistra, non riesce a trovare un ruolo e così ad incidere, nonostante abbia fatto intravedere buone qualità tecniche e atletiche. Ma è fuori posizione come parmigiano su vongole.
IO PENSO CHE PER SEGNARE BISOGNA TIRARE IN PORTA

Cataldo 5.5
Gioca più lontano dalla porta, magari pronto a sfruttare il suo fisico con spizzate di testa e gioco da centroboa pallanuotista. Ma la serata non lo aiuta e naufraga con sua squadra. Per altro, suoi costumi sono orribili.
IO PENSO CHE TUA TESTA BUONA SOLO PER TENERE CAPPELLO.

Luongo 6
Anche stavolta si fa notare per fiuto di gol e  gioco di anticipo, caratteristiche che non ha nessun altro in campo. Però si prende un po' troppe pause anche perchè Isesele lo chiude in armadio come amante scoperto a improvviso.
PALLONE ENTRA QUANDO DIO VUOLE

sabato 6 aprile 2024

venerdì 5 aprile 2024

XXV GIORNATA

 



La Rivoluzione diventa aridità

s'è senza mai vittoria.

Forse non è tardi per chi vuol vincere.

Ma non con la violenza 

delle vecchie, disperate armi.

(Pier Paolo Pasolini "Vittoria" - 1964)


Ce l'ho fatta, ho vinto! E senza dover far del male a nessuno. Rompo il tabù che durava da quattro mesi. Era il 6 dicembre scorso. Sono commosso. Il motto "completino nuovo, vita nuova" si conferma attendibile.

Gode ancor di più il buon Gregorio che, con i tre punti di mercoledì, porta il suo vantaggio in classifica ad un confortante +5 sul più diretto inseguitore, Enrico Giraldi. Approfittando del fatto che tutti i primi inseguitori erano giraldini, gode anche Russo che s'innalza al terzo posto in tutte le graduatorie. Da ultimo - ma non per importanza -  gode pure Granito che, approfittando dell'assenza di Lovisatti, lo agguanta (nuovamente) al primo posto fra i ringhioz con più presenze all'attivo (436 partite disputate sulle 531 totali, dal 2006). Il pomeriggio pre-partita riserva due soprese: il forfait dell'atteso Gabriele Spina e i video delle formazioni inaugurato da Mancini (che ringraziamo), ai quali vi rimando, specificando che gli anonimi rossi sono l'esordiente portiere Smacchi (ottimo esordio, abbigliamento provedeliano a parte) e il solido Giovanni Ruggeri (mistero risolto: è tornato!), che prende il posto del summenzionato Spina, piazzandosi al centro della difesa.

All'analisi degli schieramenti, balzano subito all'occhio un paio di particolari. In primis che sarà Vollera (votato migliore in campo dei suoi)  a schierarsi al centro della difesa con Granito, con Di Dio terzino destro ed in secundis che nei bianchi ci sono molti attaccanti e pochi difensori (e viceversa). Giraldi punta tutto sul duo offensivo Luongo-DiFlorio, azzardando una difesa molto sperimentale protetta - con fortune alterne -  da Chiappetta e Mancini, mentre Greg risponde con Cataldo centravanti-boa supportato dal trio Russo-Pipitone-Perosini. Dietro, nei gregoriani, c'è una novità. Il capitano si schiera mediano, lasciando l'arte della difesa all'esperienza di un quartetto (Omino-Pepiciello-Ruggeri-DiFlu) da due secoli di età in quattro! Funzionerà.

Primo tempo equilibrato a livello di occasioni da gol, ma con un netto predominio dei porporini in fase di possesso. Gregorio ringhia, Pipitone innesca, Russo e Perosini provano a rifinire, mentre Cataldo si batte con ardore su tutto il fronte. Dall'altra parte, DiFlorio e Luongo vengono serviti con parsimonia e ben contenuti dalla linea alta degli avversari. Dopo un paio di reciproche scaramucce (una conclusione centrale di Pipitone ed una percussione di Gregorio per i Reds ed un paio di tentativi di Luongo e Mancini per i Whites), la partita si sblocca alla mezzora. Angolo dalla destra battuto dal raffinato mancino di Patacchiola che pesca solissimo il Capitano a centro area, che schiaccia da due passi in rete per l'uno a zero Rosso. Il primo tempo si chiude così, tolte un paio di potenziali occasioni bianche, vanificate da estremi recuperi avversari ed un paio di uscite di Cappiello. Su una di queste, Cataldo non fa il Cristiano, mandando a lato il lob col portiere bianco fuori dai pali.

Nella ripresa, la musica cambia. Dopo un primo quarto d'ora di studio, i bianchi schiacciano gli avversari, a volte anche all'interno della propria area di rigore. Perosini e Patacchiola calano un po' fisicamente ed il filtro in mediana pare cedere. Il pareggio bianco ne è la logica conseguenza. Bravo Luongo ad attaccare lo spazio in anticipo al limite dell'area piccola, intuendo dove sarebbe arrivata la conclusione provata dal Chiaps sugli sviluppi di un corner, e ad anticipare l'uscita disperata di Smacchi. Si deve aggiungere - per inciso - che il coner in questione arriva dopo una chiamata di Pepiciello, alla fine invertita nei fatti. Ricordiamo che la regola della ringhio è "ogni chiamata è fallo". Non importa se giusta o sbagliata. Se - com'è vero - fischiano a cazzo gli arbitri di ogni livello, possiamo accettarlo anche noi. Dopo questo dovuto inciso, torniamo alla partita. A questo punto, l'inerzia parrebbe arridere ai giraldini, che collezionano altre occasioni interessanti con bei cross di Mancini dalla sinistra non sfruttati da Chiaps e Mallimaci, un tiro alto di Luongo da ottima posizione ed un prodezza assoluta di Smacchi (autore di un gran secondo tempo) sullo stesso Luca da due passi. Nel frattempo i rossi avevano sprecato due o tre situazioni interessanti con Russo, Cataldo e  Perosini.

La svolta arriva nell'ultimo quarto di gara. Prima Russo trafigge Cappiello a tu per tu, innescato da un recupero palla alto di Gregorio e dall'imbucata di Patacchiola, poi ci pensa Perosini a segnare con un tiro velenoso dalla distanza. La differenza, come sempre, la fanno i goals, ma la partita è stata equilibrata, giocata di gran ritmo e con occasioni da ambo i lati.  Occorre evidenziare - per i rossi -  un prova straordinaria dei "vecchietti" del Ministero della Difesa ed una cerniera Comandini-Pipitone dotata di otto polmoni, oltre alle prodezze di Smacchi. Per i bianchi, menzione d'onore a Vollera, Mancini e Granito, generosi (anche se un po' confusionari) Mallimaci e Mancorda sugli esterni.

A nulla valgono i tentativi finali degli uomini di Enrico di raddrizzare la situazione. Per lo scrivente, sarebbe stato davvero ... il colmo!


MoM: Vollera - Pipitone



PAGELLE

"QUAL E' IL 


PER UN..."


COMANDINI 7 - GORILLA
Si auto-piazza al centro della mediana, pronto a mordere qualunque cosa gli capiti a tiro. Nel primo tempo va un po' fuori giri, poi si mette in modalità "crociera"  e porta a casa una vittoria fondamentale, condita anche dalla soddisfazione del gol. Sempre più deciso ad ENTRARE NEL GUINNES DEI PRIMATI.

PEROSINI 6.5 - ISTRICE 
Accusa inizialmente la grande pressione su di lui, intestardendosi in alcune soluzioni personali di troppo. Poi prende le misure e sforna un paio di giocate di grande qualità, calando leggermente nel finale. Trova un gol pesantissimo nell'economia della partita, che gli vale mezzo punto in più. Il suo ruolo gli impone di FARE BATTUTE PUNGENTI.

RUSSO 6.5 - APE
Continua sulla falsa riga dell'ultimo periodo. Magari non brillantissimo, ma sempre determinante ai fini del risultato. Mezzo punto in più per il gol. Si propone, quale pellegrinaggio benaugurante, di ANDARE A MOSCA CON UNA VESPA.

DI FLUMERI 6.5 - FOTOGRAFO 
Il "pupo" della difesa rossa conferma il buon momento di forma, sfornando un'altra prestazione tosta e gajarda, con alcune belle sgroppate che meritano menzione. Quando è ingarellato, sarebbe capace di METTERE A FUOCO UN GHIACCIAIO.

PEPICIELLO 7 - SINDACO
Vero che è sannita e non arriva dal Rione Sanità, ma ormai ho finito gli aggettivi per questo giovanotto che non sbaglia mai una prestazione. Eccezionale in alcuni recuperi su Antonello e Luongo. Segni particolari:   ESSERE FUORI DAL COMUNE.

PATACCHIOLA 6.5 - GLOBULI ROSSI
Gara di qualità, condita dal corner che porta al primo gol dei suoi e dall'imbucata che regala il raddoppio a Russo, i quali valgono un mezzo punto in più nella valutazione complessiva. Esterno di ragionamento dal sinistro particolarmente educato, ha nella resistenza il suo attuale tallone d'Achille che lo porta nel finale a SPARIRE DALLA CIRCOLAZIONE.

PIPITONE 7* - DISPETTOSO
Si presenta al campo con un completo nuovo di zecca, fermamente intenzionato a cambiare lo "staus quo" di perdente dell'anno. Ci riesce al termine di una prestazione di grande generosità e qualità, suggellata dal generoso MoM conferitogli dai colleghi. Sarà finito il periodo horribilis?  NON TE LO DICO!

CATALDO 6.5 - SPECCHIO
Fa reparto da solo.  Il piede può essere anche ruvido, ma ha un cuore grande. Peccato per un paio di situazioni nelle quali poteva togliersi la soddisfazione del gol, ma la sua gara è stata senz'altro più che sufficiente. Acchiappa ogni pallone arrivi dalle sue parti, non gli si può certo rimproverare di NON AVERE RIFLESSI PRONTI.

RUGGIERI 6.5 - CICLISTA PIROMANE
Secondo, in ordine di gioventù, della difesa rossa, conferma le buone impressioni della scorsa partita. Nel primo tempo va in difficoltà in un paio di situazioni, ma la sua caparbietà risulterà determinante nella sofferta ripresa. Si promette di BRUCIARE LE TAPPE.

SMACCHI 7 - PAPA
Primo tempo con qualche incertezza, nella ripresa chiude la saracinesca, esibendosi in un paio di interventi prodigiosi. Ottimo esordio. Ma il completino della Squadrettacollaelle ho fatto fatica a digerirlo. Portiere dalla parlantina spigliata, si distingue per AVERE UN DIAVOLO PER CAPELLO.

OMINOSTANCO 7 - ASTRONAUTA
A proposito di regazzini terribili! Gioca un secondo tempo spaziale, vincendo quasi tutti i duelli e portando a casa alcun recuperi d'altri tempi. Finisce per  AVERE GLI OCCHI FUORI DALLE ORBITE.




GIRALDI 6 -  POMPIERE INDECISO
Stavolta il buon Greg gliela intorta per bene nel calciomercato, anche se riesce a mettere comunque in campo una squadra molto quadrata. Si batte col consueto ardore ma gli capita spesso di TROVARSI FRA DUE FUOCHI.

DI FLORIO 6 - SARTO CHIACCHIERONE
Malgrado non lesini gli strappi e le incursioni, si infrange sovente sull'arcigna difesa avversaria.  Mezzo punto in meno per le troppe polemiche sulle decisioni arbitrali. Si ripromette, per il futuro di CUCIRSI LA BOCCA.

LUONGO 6.5 - CONTADINO 
Iniziamo col mezzo punto in meno per essersi divorato due occasioni delittuose. Va però detto che in area di rigore lui è sempre lì, rapace e inzaghesco come in occasione del gol, a SEMINARE IL PANICO.

MANCINI 6.5 - BANANA
Non per il piede, in quanto offre una prestazione di grande quantità e generosità per la squadra con tanto di tre assist consecutivi dalla sinistra non sfruttati dai compagni, quanto perché coi suoi continui inserimenti rischia spesso di SBUCCIARSI CADENDO.

VOLLERA 7* - ELETTRICISTA
Paolo Conte nella sua epica "Un gelato al limon" cantava "Ti offro l'intelligenza degli elettricisti, così almeno un po' di luce avrà". Allo stesso modo il buon Valerio, spostato da esterno mancino a fare il centrale difensivo di destra, svolge il compito con grande lucidità, risultando il migliore in campo dei suoi. Dimostra ancora una volta di NON SOPPORTARE LE PRESE IN GIRO.

GRANITO 6.5 - IGNORANZA
Torna centrale, come suo volere, e si conferma una certezza nel ruolo. Ingaggia un duello tutto muscoli contro Cataldo, con alterne fortune. Avrà smesso davvero di andare a far la spesa alla Rinascente? BOH?

MANACORDA 6 - CHIMICO
Nel primo tempo finisce per pestarsi troppo i piedi con Mancini, finendo per limitarne gli spostamenti. Nella ripresa cresce, esibendosi più volte nella ormai famosa "sterzata alla Manacorda", di garrinchana memoria. Ha il pregio, anche se provocato, di NON AVERE NESSUNA REAZIONE.

DI DIO 6 - MATEMATICO
La sufficienza gliela diamo di stima, in una partita  (di nuovo da terzio destro) nella quale commette qualche errore di misura di troppo, rispetto alla scorsa volta. Però garantisce sempre il massimo impegno, come impone il VIVERE IN UNA FRAZIONE DI POTENZA.

CHIAPPETTA 6 - AGO
Chiariamolo subito, lui è nato sotto il segno dei Pesci, non della Bilancia (come invece il cognato), però in campo il ruolo è quello dell'equilibrista. Nel primo tempo la fune traballa, nella ripresa trova qualche bello spunto verticale, l'assist per Luongo e una scivolata di poco alta. Molto amareggiato dal risultato finale, ha dichiarato nel post partita di NON SENTIRSI IN VENA di rilasciare dichiarazioni.

MALLIMACI 6 - CANE
Partita di lotta, più che di governo. Nella ripresa ingaggia un duello a suon di "step on fooD" con l'ex collega di fornelli Ominostanco. Sciupa anche una ghiotta occasione nell'assedio finale. Mezzo punto i meno perché dice che potrebbe lasciarci a breve, preferendo inspiegabilmente il lavoro alla ringhioleague. Decisione ardua da prendere. Proprio quel che vuol dire AVERE UN BELLA GATTA DA PELARE.

CAPPIELLO 6 - MURATORE
Erige il suo muro con la consueta discrezione. Nel primo tempo non ha molti grattacapi, essendo incolpevole sulla rete del Greg. Nella ripresa viene sorpreso dalle intuizioni di Russo e Perosini, che lo fanno RESTARE DI STUCCO.

sabato 30 marzo 2024

XXV GIORNATA - ISCRIZIONI


Ringhioboyz! Tutti insieme per la vittoria.

Ogni mercoledì sera, giocare per la gloria.

Siamo una squadra.


Centro Sportivo SAVIO - Via Norma, 5

 (Quartiere Prenestino/Malatesta)

Mercoledì - Ore 21.30


Disc Jokeys


01. Pipitone Dario

02. Mancini Stefano

03. Di Dio Alessio

04. Luongo Luca

05. Ominostanco

06. Vollera Valerio

07. Chiappetta Alessandro

08. Perosini Daniele

09. Patacchiola Fabio

10. Granito Federico

11. Comandini Gregorio ©

12. Pepiciello Raffaele

13. Russo Luigi

14. Giraldi Enrico ©

15. Di Florio Antonello

16. Mallimaci Gabriele

17. Di Flumeri Gianluca

18. Cataldo Alessandro

19. Ruggeri Giovanni

20. Cappiello Emilio 👐

21. Manacorda Alessandro

22. Smacchi Francesco 👐

giovedì 28 marzo 2024

XXIV GIORNATA

 


Mai, mai scorderai

l'attimo, la terra che tremò.

L'aria si incendiò

e poi: silenzio.

(Ken il Guerriero, sigla iniziale)


Niente da fare, questo gioco è senza pietà! Ennesimo pareggio stagionale. L'agonia di Comandini continua, così come le speranze, i sogni e le illusioni degli inseguitori, Giraldi su tutti (ma occhio al solito volpone Antonello, che se ne sta dietro, sornione, ad aspettare sviluppi interessanti). Il pari di ieri sera fa felice anche chi non c'era, vedi il Chiappettoso iettatore che - in quel della Valsugana - non ha risparmiato riti tribali e voo-doo per far sì che la partita non producesse eccessivi scossoni in classifica. E così è stato. Mercoledì di pioggia (ma non durante il match) e con molti assenti annunciati (Chiaps, Isesele, Mancini, DiVito, Giudice, tanto per citarne alcuni), si deve ricorrere anche a nuova linfa, ovvero gli esordienti Boemio e Ruggeri, entrambi in bianco ed entrambi autori di una prova convincente. La lista è chiusa, vengono fatte le squadre che vedono - sulla carta - i bianchi giraldini molto promettenti, mentre Greg punta tutto sul cognato Silvestri. Ma queste squadre durano un battito d'ali perché proprio il Cognatone gregoriano si chiama subito fuori (su imbeccata del capolista? Chissà. Il sospetto resta...) per una sopraggiunta febbricella e le formazioni vanno rifatte da capo. Giraldi, prima scelta, imbastisce una formazione coriacea e ragionata, con Babiloni in porta, difesa a quattro (!) Mallimaci-Ruggeri-Pepiciello-Granito, mediana di qualità Boemio-Russo-Giraldi e Antonello davanti. Risponde Greg con Cappiello fra i pali, difesa a tre con Omino e DiFlumeri ai lati del capitano, mediana muscolare Izzo-Felici-Miniati e Pipitone a supporto dell'unica punta Lovisatti. La partita si gioca sul filo dell'equilibrio, i Bianchi appaiono da subito più fluidi nella manovra, con un Boemio inizialmente in grande spolvero nella prima mezzora (aperture, assist pregevole di punta e occasionissima sbagliata a tu per tu), per poi calare alla distanza ed i soliti Giraldi e DiFlorio a correre felici sui prati. Dall'altra parte i Rossi faticano nella prima costruzione, anche per la serata poco lucida di Giuliano e per la dispendiosa (e non sempre efficace) marcatura a uomo di Felici su Giraldi. Pipit e Lovis (ancora a digiuno in quanto a goals) vengono serviti poco, ma - quando vedono palla - paiono sempre pericolosi. La partita si sblocca dopo un quarto d'ora. Angolo dalla destra, Emilio smanaccia, la palla finisce ai limiti dell'area ove Russo è bravo a trovare un pertugio con una maligna rasoiata sul primo palo. Il pari rosso arriva con Pipitone (al gol n.112 in Lega), lesto a fiutare il sangue su un errore di Pepiciello ed a superare Babiloni in uscita con un bel destro in torsione. Lo stesso Babiloni era stato superlativo nell'alzare di piede un altra conclusione precedente del Pipit a tu per tu. Bianchi molto più lesti sulle seconde palle, Rossi che regalano troppi palloni nella fase centrale, ma Emilio da una parte e Babiloni dall'altra vanificano ogni tentativo e, laddove non arrivano loro, arrivano i legni. I Rossi - nel corso della partita - troveranno due sfortunati pali interni su angolo, mentre i bianchi recrimineranno per una traversa di Russo in girata. A metà match i gregoriani "strappano", portandosi sul 3-1 e mettendo l'incontro su binari apparentemente rassicuranti. Il gol del due a uno arriva con una sfortunata deviazione di Giraldi nei pressi della linea, su colpo di testa di DiFlumeri a colpo sicuro (ma destinato di poco a lato) su angolo dalla sinistra. Il terzo gol lo realizza Izzo, autore di una seconda metà di gara da antologia che gli varrà un meritato MoM, con un maligno rasoterra da fuori, leggermente deviato, che supera l'estremo avversario. Gregoriani che appaiono in controllo ma si allungano troppo, regalando troppe palle vaganti agli avversari nella propria trequarti e solo Emilio tiene in piedi la baracca (pazzesca la parata su DiFlorio a tu per tu). Ma sarà proprio DiFlorio ad accorciare con un preciso rasoterra sugli sviluppi di un corner. Il pari giunge in modo grottesco. Uscita bassa di Emilio, la palla resta lì, un difensore va per spazzare ma prende in faccia proprio Gregorio. Ne esce una parabola assassina che supera Cappiello e vale il 3-3. Brutta botta per i rossi, che accusano il colpo e rischiano la beffa, pur collezionando diverse ghiotte occasioni. L'ultimo sussulto del match vale il prezzo del biglietto. I porporini rimettono la testa avanti, segnando il 4-3, con un'azione-capolavoro. Grande uscita dal basso - tutta a due tocchi - con la palla che viene giocata praticamente da tutti i componenti della squadra ed infine smistata da Lovisatti sulla destra per l'accorrente DiFlumeri, cross perfetto di interno destro che trova puntuale a centro area Izzo che la mette sotto la traversa i tuffo di testa, anticipando un comunque volitivo Mallimaci. Solo applausi. Chiude la partita il pari di Di Florio, che infila l'incrocio di interno destro dal limite dell'area, approfittando di un grande assist rasoterra di Granito dalla sinistra. Si chiude così. Tutto rimane praticamente invariato. Antonello accorcia su Giudice nella classifica marcatori e passa in testa anche fra i MoM. Giraldi e Comandini, ormai usurati dallo stress post-traumatico che comporta la fascia al braccio, si danno appuntamento alla prossima. Una rivalità assurta ormai all'epica, alla leggenda, che ricorda da vicino quella fra Holly Hutton e la sua nemesi  Mark Lenders, in una leggendaria serie di cartoni animati anni '90. Anche ai Nostri il campo del Savio sembra ormai "in salita". Sarà un caso?

MoM: DiFlorio - Izzo


PAGELLE "ANIMATE"

(Alessandro Chiappetta, il grande assente. Le sue macumbe hanno funzionato alla perfezione) 


COMANDINI 6
Dopo le polemiche pomeridiane di calciomercato, si batte col consueto ardore. Qualche scelta tattica è apparsa rivedibile, ma decine di settimane da capitano offuscherebbero la lucidità di chiunque. Pronto a tornare sul ring mercoledì prossimo. UOMO TIGRE

LOVISATTI 6
Non segna. Di nuovo. E questo non lo rallegra affatto. Gioca comunque una partita generosa in fase di rifinitura. Ha bisogno della sua droga preferita (il goal) che sembra talco ma non è e serve a dargli l'allegria. POLLON

DI FLUMERI 6.5
Il migliore fra i difensori rossi, randella e corre come un pazzo. Protagonista anche di due delle quattro reti dei suoi (superbo il crosso per l'eurogol di Izzo), si conferma difensore di ferro. Anzi, d'acciaio. JEEG ROBOT

MINIATI 5.5
Incappa in una serata non brillante. Dovrebbe essere l'innesco della manovra dei suoi, ma le polveri sembrano essere bagnate in questa giornata di pioggia. Notte buia alla corte di Francia, a palazzo si dorme già. Tre briganti con spada e con lancia, agguato a sua maestà. LADY OSCAR

IZZO 7*
Gioca una seconda metà di partita fantastica, condita da due pregevolissime reti. Offre pieno contributo anche in fase di randello, con effetti post-apocalittici per gli avversari. CONAN - IL RAGAZZO DEL FUTURO

PIPITONE 6.5
Secondo gol consecutivo, di pregevole fattura, ed altra prestazione di grinta e sostanza. Non basta per vincere, ma è senz'altro sufficiente per uscire dal campo a testa alta e con la coscienza pulita. Alla prossima. Guerra di bottoni, ricomincerà. YATTAMAN

FELICI 5.5
La grinta e l'abnegazione non si discutono, ma i troppi errori di misura pesano nel giudizio finale. Offre comunque il suo contributo nella marcatura a uomo su Giraldi, che lo fa soffrire non poco. Gargamelliano. I PUFFI

OMINOSTANCO 6
Viene messo più in difficoltà dai compagni - con retropassaggi spesso autolesionisti - che dagli avversari. Chiude tutto il chiudibile, pur giocando sulla fascia più aggredita dai dirimpettai. HE MAN

CAPPIELLO 7
Partita eccellente, condita da un paio di prodezze da applausi. Fra i migliori in campo dei suoi. OCCHI DI GATTO


(Luca Izzo, migliore in campo rosso ed autore di un grandissimo gol in tuffo di testa)


GIRALDI 6.5
'Instancabile motorino di centrocampo', come si soleva leggere in quel di Championship Manager di oltre un decennio fa. Continua la sua rincorsa senza mollare un centimetro e senza fermarsi un attimo. GIGI LA TROTTOLA

DI FLORIO 7*
Il suo capitano gli mette di nuovo in mano le chiavi dell'attacco e lui non delude. Doppietta e tanto lavoro sporco in aiuto dei compagni. Trema, il regno delle tenebre e del male, dalla fortezza della scienza arriva con i suoi pugni atomici ... MAZINGA Z

BOEMIO 6.5
Esordio interessante. Ottime doti fisiche e tecniche, cala notevolmente alla distanza. Bellissimo l'assist di punta in controtempo sfornato alla mezzora. Adesso manca solo un bel pesce gatto per completare l'opera. SAMPEI

PEPICIELLO 6.5
La festa per la (sua) pensione può assolutamente aspettare. Riparte da dove lo avevamo lasciato: una roccia al centro della difesa. Si candida a partire con la fascia al braccio (come miglior esordiente) nella prossima stagione. CAPITAN FUTURO

RUSSO 6
Segna un gol, ne sfiora un altro con una bellissima girata di sinistro che si stampa sulla traversa. Per il resto, si conferma in un periodo meno brillante rispetto ad inizio stagione. Ma in classifica continua a rimanere nei primissimi posti. Vorrà pur dire qualcosa. HALLO SPANK!

RUGGERI 6
Anche per lui, esordio convincente. Si piazza al centro della difesa e gioca un partita accorta, senza strafare ma senza nemmeno sbagliare nulla. Tornerà? Mistero. LUPIN III

GRANITO 6.5
Il "periodo dannunziano" sembra ormai alle spalle. Spostato terzino offre il suo prezioso contributo soprattutto in copertura, per poi piazzare la giocata decisiva per il pareggio finale. Per gli avversari di turno, l'impatto è amaro. FORZA SUGAR

MALLIMACI 6.5
Spostato in mediana e liberato dalle mansioni prettamente difensive, si concentra sulla spinta costante sulla fascia destra, sfornando un numero impressionante di tiri e cross. Non sempre precisissimi. Ma quel binario l'ha percorso davvero tante e tante volte ieri sera. GALAXY EXPRESS

BABILONI 6.5
Sorpreso sul primo gol di Izzo, si riscatta pienamente con due-tre interventi davvero notevoli, soprattutto in uscita. A volte, pare avere le molle nelle mani e nei piedi. ISPETTORE GADGET