E fu così che il Pipit tornò a vincere un partita di campionato con la fascia al braccio. Per di più contro un'altra istituzione della nostra amata ringhiolega, l'Omino(nontanto)stanco, che mercoledì scorso gli aveva impartito una lezione sonora. Non capitava, una vittoria del Pipit da capitano, dal 2018. Quell'anno si formava il governo Conte I, il Covid ancora non sapevamo manco cosa fosse, avremmo pianto per il crollo del Ponte Morandi e la Francia andrà a vincere il mondiale sovietico. La lista vede assenze eccellenti (Chiappetta su tutte), grandi ritorni (Comandini) e pure facce nuove, molto bene reclamizzate alla vigilia (Donin). I capitani si sentono verso le settemmezza, partorendo le seguenti formazioni.
La tendenza è chiara: Omino punta sulla difesa arcigna, comandata dal duo DiFlu-Greg, mentre Pipitone sull'attacco, accaparrandosi il trio delle meraviglie Hoti-Luongo-Lovisatti, che non tradirà. La partita inizia contratta e la prima vera occasione è rossa, con DiDio che si presenta a tu per tu con Graziosi, pur da posizione defilatissima, dopo lunga sgroppata. Bravo Andrea a neutralizzare in presa bassa, mentre Russo smadonna per il mancato assist del compagno. Da qui in poi, l'attacco ominiano praticamente si dematerializza, sopraffatto dall'asfissiante lavoro di taglia e cuci dei vari Pipit, Patacchiola e Genovese, protetti alle spalle da un DiVito sontuoso, sempre in lotta con Donin che rappresenta l'unico appiglio di dinamismo e ficcantezza per la manovra avversaria. La partita si sblocca con un gol molto bello. Costruzione pipitoniana dal basso, Granito (terzino sinistro) verticalizza in fascia per Patacchiola che sforna un cross stupendo che l'accorrente Luongo trasforma in gol con pregevole piatto destro al volo: 1-0. Nei rossi mancano gli attaccanti, DiFlo è a mezzo servizio, Mecozzi e Donin cantano e portano la croce. Ma il tiro in porta resta una chimera. Dall'altra parte, quando i tre davanti si innescano, non ce n'è per nessuno. Luongo, scatenato, raddoppia alla mezzora. Dopo ottima azione di Hoti sulla sinistra (e qualche rimpallo), il potentino è bravissimo a dribblare in un fazzoletto Palladino e insaccare da posizione defilata. C'è ancora spazio per vedere Granito involarsi e sfornare un cross semplicemente delizioso per Mana (da terzino a terzino!) che di testa manda sulla traversa da due passi. Il primo tempo finisce così. La ripresa si apre con un Lovisatti visibilmente in sofferenza, che ciabatta malamente dal limite dell'area un ghiotto assist di Hoti. Poco dopo uscirà per un colpo della strega, lasciando il posto al figlio Ettore, in un momento sempre toccante dal punto di vista sentimentale. Ma prima Luongo trova il terzo gol con un interno a giro dalla sua mattonella, dopo pregevole azione corale, Mancini accorcia con un bel destro dal limite dopo aver sradicato un pallone dai piedi del Pipit al limite dell'area e ancora Luongo trova il 4-1 a porta vuota, sfruttando assist di Hoti dalla sinistra, a sua volta imbeccato da una stupenda infilata di Patacchiola in verticale. C'è ancora il tempo per vedere Hoti segnare il quinto gol, su assist nientepopodimenoche di Ettore Lovisatti e poi tutti al pub, per il nostro consueto terzo tempo. Con questo risultato, la classifica si accorcia di brutto, con più di dieci giocatori in sette punti. Luongo allunga nei marcatori e raggiunge la vetta anche di quella relativa ai migliori in campo. Occhio al triplete! Ma la Vecchia Guardia è sempre lì.
Nc'oppa l'evera ca addore, se ne scennene e' culure. E cammina 'o vicchiariello sott'a luna.
MoM: Mecozzi - Luongo
PAGELLE (S)PINOSE
OMINOSTANCO © 5.5: Da navigato giocatore, scommette tutto sul rosso alla roulette. E' uscito il nero. Anzi, il Bianco. Ma lui non ha bisogno di invertire le tendenze. Lui le tendenze le crea. Siente, fa' accussì: nun dà retta a nisciuno! Fatte 'e fatte tuoie, ma si haje suffrì' caccia 'a currea. Siente, fa' accussì: miette 'e creature 'o sole. Pecchè hanna sapè' addò fà friddo e addò fà cchiù calore. YES I KNOW MY WAY
MALLIMACI 6: Malgrado un'altra prestazione generosa, continua inesorabilmente a perdere. Ma questo non è certo solo colpa sua. E passerà. Sarà un vento caldo solo pieno di pazzie, che dal sud arriva e ti tiene sveglio. Anche se è un po' lento, vedrai che correrà. VIENTO 'E TERRA
MANCINI 6.5: Fra gli ultimi a mollare, impreziosisce la sua gara con un gol che unisce tigna e qualità. Get up early in the morning, si m'addormo nun me sceto cchiù. I can't hear what you say, 'cos I'm sleeping today with my blues. HAVE YOU SEEN MY SHOES
RUSSO 5.5: Restituito al reparto avanzato in una serata difficile per l'aridità delle palle giocabili, si esclissa e poi si perplime non poco. Quaccosa nun va cchiù. Te 'nviente pure Dio p'essere overo. Ma .... NUN CE STA PIACERE
GRANITO 6.5: Ferma tutti e si toglie pure lo sfizio di sfornare due-tre filtranti illuminanti ed un assist al bacio per per Mana. Nemmeno fosse Robben. Oh, mamma mia! Ho speso una follia. Volevo un Mercedes bianco, lo stereo e il servosterzo, che sballo! Per portarti a Mergellina la domenica mattina. CHE SODDISFAZIONE
GENOVESE 6.5: Inizio soft, poi strasborda alla distanza, distinguendosi egregiamente in ambo le fasi. Je so' pazzo, je so' pazzo. Si se 'ntosta 'a nervatura, metto a tutti 'nfaccia 'o muro. JE SO' PAZZO
HOTI 7: Si presenta al campo alticcio e fa parecchio incazzare il suo capitano, che lo perseguiterà per tutta la partita. E' servito, però. Appocundria me scoppia ogne minuto 'mpietto. Peccè passanno forte haje sconcecato 'o lietto. APPOCUNDRIA
LOVISATTI E. 6.5: Entra al posto del padre e si dimostra degno della maglia dell'Argentina che ha indossato. Contrasti, attenzione e dinamismo. Freddissimo in occasione dell'assist vincente per il gol di Hoti. Tale padre....? Ogni scarrafone è bello a mamma soja. 'O SCARRAFONE



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