Potenza è nulla senza controllo.
C'è una città del Sud al comando della Lega, della quale poco si parla solitamente. Con la vittoria di ieri, infatti, Luongo vola primo in classifica, portandosi dietro i concittadini Di Dio (prossimo capitano) e Di Florio, oltre al sempreverde Ominostanco. Non si può dire, però, che la vittoria di mercoledì sia stata proprio "di potenza", a dire il vero. Si giuoca a undici, per la prima volta quest'anno, capitani due Luchi: Luongo e Di Vito. I forfait di Di Flumeri e Mancini spalancano le porte del campo a Giraldi e Miniati, ci sono due portieri: queste le formazioni.
MoM: Losito - Miniati
PAGELLE
DI JULIO VELASCO
Di Vito © 5.5
Chi vince festeggia, chi perde spiega. ADDOBBATO
Si diventa fenomeni quando si ha un grandissimo talento e si lavora come se non lo si avesse. GIOVENTU'
Cappiello 5
L'errore non è un segno di incapacità ma fa parte del processo di apprendimento. AD MAJORA
Chiappetta 7
Allenare non è una scienza, è un'arte. Ci sono contenuti scientifici, ma è un'arte. La parola chiave è equilibrio: tra autorità e comprensione, per esempio. Non trovi mai un punto giusto, è una ricerca continua, devi essere motivato. Tu crei emozioni, non trasmetti solo nozioni: e questo va allenato, perché c'è anche un'intelligenza emotiva. RESILIENTE
Io credo che il mondo si divida soprattutto tra brave e cattive persone. Poi tra le cattive persone ci sono anche dei vincenti, purtroppo. E tra le brave persone ci sono, purtroppo, anche dei perdenti. RIFLESSIVO
Sono orgoglioso della squadra che ha vinto Mondiali ed Europei, ma sono altrettanto orgoglioso della squadra che ha perso le Olimpiadi di Barcellona. Per un motivo: perché abbiamo saputo perdere. Non abbiamo dato la colpa a un qualche fattore esterno. Abbiamo riconosciuto che l’avversario era stato più bravo di noi, punto e basta. CHAMPAGNE
Mallimaci 5.5
L’attaccante schiaccia fuori perché la palla non è alzata bene. A sua volta l’alzatore non è stato preciso per colpa della ricezione. A questo punto i ricettori si girano a guardare su chi scaricare la responsabilità. Ma non possono chiedere all’avversario di battere facile, di modo da ricevere bene. Così dicono di esser stati accecati dal faretto sul soffitto, collocato dall’elettricista in un punto sbagliato. In pratica, se perdiamo è colpa dell’elettricista. FUORI LUCE
Pepiciello 5.5
Uno non è un grande allenatore quando fa muovere i giocatori secondo le proprie intenzioni, ma quando insegna i giocatori a muoversi per conto loro. TRAVOLTO
Pipitone 5
Non riuscire a superare le difficoltà porta alla cultura degli alibi, cioè il tentativo di attribuire un nostro fallimento a qualcosa che non dipende da noi. CONVALESCENTE
Russo 6.5
Se sei pessimista, fare l'allenatore è quasi impossibile. L'ottimismo serve. Il che non significa pensare che se facciamo tutto benissimo vinciamo di sicuro: c'è anche l'altra squadra. Non basta fare le cose bene, dobbiamo farle meglio degli altri. TENACE
Taiger 6.5
Il ragazzino talentuoso prova la giocata più difficile. Prova ad attaccare nei due metri. E quando ci riesce alza le braccia per esultare, anche se prima ha tirato dieci palloni fuori. Noi maschi siamo così. A META'
Luongo © 7.5
I perdenti cercano alibi. I vincenti trovano soluzioni. TOP
Di Dio 7
Non è detto che il leader debba essere per forza un duro. SILENZIOSO
Di Florio 6.5
Il vero talento ce l'ha chi ha capacità di apprendimento e la mantiene nel tempo. TRENINO
Giraldi 6.5
In partita non si molla mai, questa è una regola. Secondo, no alibi: non spiegatemi perché non potete fare le cose. Terza, l'errore è parte dell'apprendimento. Perché se non metto anche questa, siamo i Marines. E a me i Marines non mi piacciono. Come modo didattico, parlo. PACIFISTA
Granito 6.5
Sembra che sforzarsi di essere buoni sia diventato un difetto. Se uno cerca il bene passa per idiota: un buonista, un falso. Non è così. L'educazione si basa sul reprimere certi impulsi che possono far male agli altri. GENTILUOMO
Izzo 6.5La verità si vede dagli occhi e non dagli urli. APPOSTATO
Lovisatti 7
Gli schiacciatori non parlano dell’alzata, la risolvono. CHIRURGO
Manacorda 6.5
L’ideale assoluto avviene nel momento in cui l’allenatore non ha più niente da dire perché i giocatori sanno tutto quello che c’è da sapere. FILOBUS
Miniati 7*
Ai giovani io dico: voi dovete cercare di vincere il più possibile, ma non credete a chi dice che il mondo si divide in vincenti e perdenti. SAPIENTE
Omino 6.5
Il leader deve essere giusto. Pensiamo ai professori che abbiamo avuto a scuola. Ci sono stati professori esigenti, duri, che non perdonavano. E noi protestavamo, gli parlavamo dietro, ma mai con odio. Perché erano duri con tutti. Odiavamo quelli che avevano le preferenze, quelli ingiusti. PROF
Palladino 7
Basta poco per far emergere le risorse morali che hanno i giocatori. Io credo nell'uomo, nelle cose inspiegabili. Credo nella volontà, in particolare, nel carattere, nell'energia che viene fuori nei momenti meno pensabili. PRATICO
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