venerdì 2 maggio 2025

XXXI GIORNATA

 


Da qualche tempo sono diventato un appassionato frequentatore di tornei di scacchi. Durante le lunghe sessioni di partite cui mi capita di assistere (pensate che – anche a livello di principianti – si può facilmente arrivare alle 4-5 ore) mi capita spesso di pensare che il gioco degli scacchi sia in qualche modo molto simile al giuoco del calcio. Per praticare bene entrambi questi sport (ebbene sì, gli scacchi sono uno sport, riconosciuto dal CONI addirittura dal 1928 e di recente anche dal CIO a livello internazionale, sebbene non ancora ammesso alle Olimpiadi) sono necessari un allenamento costante, una buona strategia di gioco e le tattiche giuste nei momenti cruciali della partita.

(Antica scacchiera cinese con i colori della Ringhio League)


Si narra che gli scacchi siano nati in India nel VI secolo per rappresentare in forma di gioco da tavolo una famosa battaglia tra due fratelli per l’ascesa al trono. I pezzi rappresentavano le quattro divisioni dell’esercito indiano dell’epoca: fanteria (pedoni), cavalleria (cavalli), elefanti (alfieri) e carri (torri), tutti a difesa del re. Nel Medioevo il gioco si diffuse rapidamente, grazie in particolare alle rotte commerciali euroasiatiche, dapprima in Persia e in Arabia, poi anche in Europa. In questo periodo furono apportate diverse modifiche, soprattutto alla forma e al movimento dei pezzi, che sono poi arrivate fino ai giorni nostri. L’espressione shah mat deriva ad esempio dal persiano e significa “il re è finito”, ovvero scacco matto. Presso le corti europee poi avvenne un’altra sostanziale modifica: il consigliere, un pezzo introdotto dai persiani che affiancava il re, divenne la regina, che all’inizio aveva movimenti limitati ma che in seguito divenne libera di raggiungere qualunque casa sulla scacchiera e perciò un pezzo fondamentale per in controllo del gioco. Durante il Rinascimento cominciarono ad affermarsi, a livello internazionale, i primi scacchisti famosi, che erano soprattutto italiani e grazie ai quali si diffusero alcune strategie tutt’ora impiegate anche dai maestri internazionali (tra tutte, la famosa Difesa Siciliana). Nell’800 gli scacchi raggiunsero una dimensione internazionale, con la leadership di giocatori inglesi e francesi e i primi scontri con quelli americani. Considerate le distanze, non di rado le partite venivano giocate per corrispondenza e potevano durare anche anni: pensate che la prassi era di una mossa al mese (considerati i tempi del servizio postale dell’epoca)!

L'arrivo delle due guerre mondiali e successivamente della Guerra Fredda diede al gioco una connotazione diversa: gli scacchi smisero di essere un semplice sport intellettuale per trasformarsi in una vera e propria battaglia politica. Gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo videro un dominio assoluto dei giocatori dell'Unione Sovietica: tra il 1951 e il 1969 tutti i campioni del mondo furono sovietici e vennero organizzati due tornei dal nome “L'Unione Sovietica contro il resto del mondo”. In queste due competizioni l'URSS affrontò una squadra di giocatori internazionali e vinse entrambe le volte. E proprio in piena Guerra Fredda l’americano Bobby Fisher interruppe il dominio sovietico al campionato del mondo del 1972 svoltosi a Reykjavik, battendo l’allora campione in carica Boris Spasskji. Il clima e la tensione intorno a quell’incontro, che fu denominato “la sfida del secolo” e che vide scendere in campo – oltre ai due contendenti – anche il KGB e Henry Kissinger, sono ben rappresentati nel film “La Grande Partita”.

(Bobby Fisher – a destra – contro il sovietico Boris Spasskji)

Più di recente gli scacchi hanno assunto notorietà presso il grande pubblico grazie alla serie TV “La regina degli scacchi”. Sebbene il personaggio della protagonista, Beth Harmon, sia opera di pura fantasia, molti hanno rivisto in lei la scacchista ungherese Judit Polgár, definita bambina prodigio, che a quindici anni fu la scacchista più precoce al mondo a ottenere il titolo di grande maestro internazionale.


Cronaca della partita

Tra il ponte del 1° maggio, infortuni e rinunce dell’ultimo minuto, in questa 31a giornata della Ringhio League risulta difficile persino arrivare al minimo sindacale dei 16 iscritti. Per fortuna qualcuno che vuole giocare tra gli amici degli amici si trova sempre, quindi nel pomeriggio del mercoledì la lista si chiude e i due capitani Cappiello e Di Vito, appaiati in testa alla classifica generale, possono scegliersi i compagni di avventura. Quando le formazioni vengono annunciate sulla chat, salta subito agli occhi che Cappiello – che si è aggiudicato tutti i giocatori più offensivi – si affida a un Gambetto di Donna, una strategia aggressiva che mira a prendere il controllo della partita fin dalle prime fasi. Di Vito, da par suo, si accaparra fior fiori di difensori e si rifugia così nella Difesa Stonewall, molto solida e compatta, difficile da superare anche per i giocatori più esperti. I Bianchi si schierano con il capitano “Re” Emilio in porta, i tre “Pedoni” di difesa Chiappetta (al centro), Mallimaci e Costantini, il “Cavallo” in mezzo al campo Valchev affiancato dagli “Alfieri” Russo e Mancini e in avanti la “Torre” Lovisatti. I Rossi rispondono con il “Re” Graziosi in porta, i tre “Pedoni” in difesa Iselele (al centro), Pepiciello e Granito, Di Flumeri “Alfiere” di fascia, i due “Cavalli” in mezzo al campo Capitan Di Vito e Taiger e in avanti la “Torre” Manacorda. Noterete che nella distinta mancano i due pezzi forti rappresentati dalle “Regine”, ma non è infrequente che gli scacchisti durante le partite – anche i campioni più affermati – decidano di “scambiare” le Regine (vale a dire, mangiarsele a vicenda) per affidarsi agli altri pezzi e vincere la partita. La partita può dunque iniziare ... bianco in moto! 


L'incontro si sblocca quasi subito per i Rossi con un gol di Taiger (preciso diagonale su cui Cappiello nulla può) che sfrutta l’unico errore di tutta la partita di Chiaps in impostazione. Da quel momento in poi la partita vive di grande equilibrio: i Bianchi, che si affidano al palleggio di Valchev e alle cavalcate di Mancini, arrivano spesso al limite dell’area ma non riescono a rendersi pericolosi. Dall’altro lato Di Vito e Valchev giostrano in mezzo al campo e liberano spesso Di Flumeri sull’esterno e Manacorda al limite dell’area, ma la difesa dei Bianchi fa buona guardia. Poco dopo la mezz’ora arriva il raddoppio per i Rossi: altra serpentina di Taiger che parte da centrocampo e attira su di sé tutte le attenzioni della difesa dei Bianchi, filtrante per Di Vito che con un destro a incrociare fulmina di nuovo Cappiello. A questo punto i Bianchi decidono di spostare Russo in attacco e Lovis sulla fascia per provare a pungere di più, e la mossa si rivela subito giusta: Mallimaci scambia con Lovisatti e serve Russo al limite dell’area, che fa perno su Isaiah e di mezzo tacco esterno libera Mancini tutto solo davanti al portiere per il gol del 2-1. Dopo due traverse colpite da Taiger, arriva il pareggio dei Rossi con un bel cross di Mancini per Lovisatti, che si inserisce al centro della difesa dei Bianchi e di sinistro al volo batte l’incolpevole Graziosi. A questo punto i Bianchi ci credono e alzano il pressing, mettendo pressione ai portatori di palla dei Rossi, e in un paio di occasioni vanno vicino al vantaggio (ma Russo non è in serata). Di Vito corre ai ripari spostando Di Flumeri nel terzetto di difesa e avanzando Granito sulla fascia (non senza qualche polemica), e i Rossi riacquisiscono un minimo di sicurezza. Proprio nel momento di massimo sforzo dei Bianchi, gli uomini di capitan Di Vito passano di nuovo in vantaggio grazie a una bella progressione palla al piede di Isaiah, che parte dalla propria area di rigore e sulla tre quarti avversaria serve Taiger che stavolta non sbaglia. Poco dopo arriva anche il 4-2, con Di Flumeri che approfitta di un’incomprensione nella difesa dei Bianchi su calcio d’angolo e appoggia in rete a porta vuota. Manca poco alla fine della partita ma i Bianchi non ci stanno a perdere: su azione insistita Valchev accorcia di nuovo le distanze con un bel tiro da fuori area che sorprende Graziosi, poi proprio all’ultimo secondo Chiaps – che si riversa in avanti in cerca di gloria – sfiora il gol in spaccata su pennellata di Lovis e manca dunque quello che sarebbe stato il meritato pareggio per i Bianchi.

In classifica generale Di Vito stacca Cappiello e si porta solitario al comando con 57 punti; Pepiciello e Granito risalgono e tallonano Di Dio al terzo posto. In classifica marcatori Russo resta in testa con 30 reti, Lovisatti si porta a 17 gol e accorcia su Luongo, Mancini e Taiger salgono a quarto posto con 12 reti affiancando Di Florio e Di Dio. Tra i MoM prima designazione per Taiger, mentre per Valchev è la seconda volta in stagione (alla terza presenza).

MoM: Hoti - Valchev


PAGELLE SCACCHISTE

(I bianchi di capitan Cappiello si fronteggiano con i Rossi di capitan Di Vito)


Cappiello 6

Mette su una squadra molto offensiva sperando di sorprendere l’avversario Di Vito. Ma il piano gli riesce a metà, due disattenzioni della sua difesa lo puniscono oltremodo. Stallo

Chiappetta 6.5

Schierato di nuovo al centro della difesa, parte in salita con un appoggio intercettato da Taiger e trasformato in gol. Poi però sale in cattedra e gioca una partita di grande sostanza, sfiorando addirittura il gol nel finale. Difesa Ortodossa

Mallimaci 6.5

È in un buon momento di forma e si vede, sulla sua fascia ingaggia un bel duello con Di Flumeri. Pericoloso in un paio di circostanze sotto porta, è tra gli ultimi dei Bianchi ad arrendersi. Colonna Aperta

Costantini 6

Gioca una buona partita in difesa, poi quando i Bianchi devono premere sull’acceleratore per riacciuffare il pareggio si spinge anche in avanti con un paio di incursioni pericolose. Sacrificio di Pedone

Mancini 6.5

Pian piano sta ritrovando la forma migliore di qualche mese fa, la gamba regge per tutta la partita ed è una minaccia costante per la difesa avversaria. Suo il gol che riapre la partita sul 2-0 per i Rossi. Fianchetto

Valchev 7*

Il migliore dei Bianchi, baluardo di centrocampo col compito di schermare ora Taiger ora Di Vito. Quando poi riparte palla al piede crea sempre pericoli per i Rossi, anche se l’estenuante lavoro di copertura non sempre lo porta a compiere la scelta gusta nell’ultimo passaggio. Sacrificio di Qualità

Russo 6

Seconda partita consecutiva a secco, anche stavolta non riesce a pungere come qualche settimana fa. Fornisce comunque il suo contributo in fase offensiva propiziando il gol del momentaneo 2-1. Infilata

Lovisatti 6.5

Parte centravanti ma non riesce a trovare le misure giuste, stavolta l’intesa con Russo è meno brillante del solito. Ma quando si sposta sulla fascia ritorna il bomber di sempre, con un grande inserimento e un pregevole gol di sinistro. Attacco di Minoranza
Graziosi 6.5

Si rende protagonista di alcuni buoni interventi che danno fiducia a tutto il reparto arretrato. Col suo piglio deciso guida la difesa nei momenti di maggiore difficoltà. Arrocco

Iselele 6.5

Rientra dopo circa 3 mesi ma la grinta e il senso della posizione sono quelli di sempre. Solido in difesa, quando la squadra comincia ad accusare qualche difficoltà decide di prendere in mano la situazione con le sue proverbiali uscite “palla al piede”. Dragone Accelerato

Pepiciello 6.5

Altra buona prestazione, con Isaiah e Granito forma un terzetto difensivo di tutto rispetto. Si trova spesso a impostare l’avvio dell’azione dei Rossi, con i suoi lanci crea qualche grattacapo alla difesa dei Bianchi. Gambetto di Re

Granito 6.5

Parte bene come esterno di difesa, poi quando la pressione dei Bianchi sale si sposta più avanti sulla fascia. Il più pericoloso dei suoi sui calci d’angolo. Pedone Promosso

Di Flumeri 6

Spesso libero sulla fascia sinistra, i suoi cross però non sono sfruttati a dovere dai compagni. Ha il merito di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto per il gol che si rivelerà decisivo ai fini del risultato. Superiorità Posizionale

Di Vito 6.5

Altra vittoria da capitano e di nuovo primato in classifica solitario. Punta sulla forza difensiva della sua squadra e sul talento di Taiger e ci vede giusto. Scacco al Re

Hoti 7.5*

Un’altra grande prestazione, è l’uomo in più dei Rossi. Due gol, un assist, due traverse…what else? Matto Affogato di Cavallo

Manacorda 6

Schierato nell’insolita posizione di punta (nella quale tuttavia in passato ha giocato ottime partite), stavolta non riesce a sfondare. Ma il suo contributo comunque lo dà. Inchiodatura

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