E la chiamano "Liberazione", questa giornata senza morti.
Questo profumo di limoni, dalle finestre aperte.
(A.Venditti - "Ma che bella giornata di sole")
Mio nonno non ha mai voluto prendere la tessera del Partito. Per questo, a nemmeno venticinque anni, ha dovuto scappare da Roma e rifugiarsi in Romagna, a casa della cognata che aveva una fattoria vicino Faenza. Mia nonna era incinta del primo figlio. Sei mesi dopo, i nazisti occuparono la fattoria, usandola come campo base per la batteria di mortai della zona. Il capofamiglia della fattoria in questione (il fu Aldino Gambi, uomo rude e duro, patriarca tutto d'un pezzo) riuscì a scampare il rastrellamento fingendosi pazzo per un anno e mezzo. Quando i nazi arrivarono, si cosparse di letame e cominciò a ballare seminudo in mezzo all'aia. Mio nonno scappò sui monti e si unì alla resistenza, divenendone in breve uno dei punti di riferimento. Ci rimase quasi tre anni. Fino al 25 aprile del '45. Non me l'hai mai detto apertamente, ma è chiaro che ha visto e fatto cose per noi oggi inimmaginabili. Ed anche orrende, perché orrenda è la guerra. Però mi ha raccontato anche episodi incredibilmente umani e inaspettati, come quando un soldato tedesco lo individuò in un nascondiglio ma non diede l'allarme, oppure quando un'intera brigata nazista lo sorprese allo scoperto su un crinale e cominciò a sparargli. Della decina di soldati tedeschi presenti, nessuno volle ucciderlo. Malgrado il tiro fosse facile, il proiettile più vicino fu sparato a due metri da lui. Anche dopo la fine della guerra, non prese parte alla rappresaglia. Anzi, aiutò perfino alcuni ex-fascisti a scappare. La morale della storia, il suo (e non solo suo) lascito che non dobbiamo mai dimenticare, è che si deve lottare per la libertà tutti i giorni. Per la giustizia, però. Non per la vendetta. Evidentemente il buon Luca Di Vito, dopo le ultime batoste prese da capitano, un po' di sete di vendetta la serbava in seno mercoledì sera in quel del Savio. Assenti DiDio e Romano, Emilio sconta ancora i postumi dell'anestesia e il Nostro ne approfitta, spietato, mettendo su una formazione oggettivamente fortissima in una serata con una rosa assai sguarnita di attaccanti e nella quale si segnala lo storico esordio della prima ringhioadepta, il portiere Federica Quartullo, che si dimostrerà solida e affidabile pur in una partita non troppo impegnativa, visto il risultato finale. Si segnalano anche i grandi ritorni di Graziosi (alla duecentodiciassettesima presenza nei ringhi, decimo "all time") e Losito (non giocava con noi dal 2019). Queste le formazioni.
Dopo un primo, timido, equilibrio, la partita prende subito la piega che tutti si attendevano. Punizione stupenda di Hoti, traversa, palla sulla schiena di Emilio e gol. Malgrado il tentativo di Miniati "falso nueve", la tecnica di DiVito, Taiger, Losito e Pipit, ben protetti dietro dal terzetto difensivo e ben guidati dalle indicazioni di Quartullo, strasborda. Emilio fa inizialmente il possibile, ma è ancora Taiger su punizione beffarda a trovare il due a zero, presto seguito dal 3-0 di Losito, bravo a girarsi in un fazzoletto e a freddare Cappiello. Nei bianchi, Chiaps prova a lottare, coadiuvato da un arrembante Mallimaci (al terzo MoM di fila!) e da un generoso Mancini, ma non basta a colmare il gap. Dopo una prodezza di Emilio su Pipit, ecco Di Vito scucchiaiare sull'uscita del portiere e Granito evitare il gol con plateale fallo di mano. Prime discussioni, se concedere direttamente il gol oppure battere rigore, e primi nervosismi in casa bianca. Alla fine è rigore, che lo stesso Luca trasforma con freddezza. Quartullo neutralizza con sicurezza un paio di timidi tentativi rossi dalla distanza ed ecco il gol numero cinque. Corner battuto corto da Hoti, scambio con Graziosi e cross immediato con DiFlumeri che si esibisce in un plastico volo d'angelo e infila di testa l'angolino. Non basta il gol di Mancini (dopo doppio rimpallo vinto con DiFlu e Federica) a rianimare i papalini. Anche perchè subito dopo Pipitone segna, dopo bell'azione in duetto con DiVito prima e Losito poi. A questo punto Chiaps e Omino si stizziscono, Emilio peggiora la situazione regalando un altro gol a Taiger perdendo palla dopo dribbling insistiti da ultimo uomo e Losito chiude il conto - dopo essersene mangiati un altro paio - sfruttando un'altra sanguinosa palla persa dagli avversari. Classifica pazzesca: DiVito raggiunge Emilio in testa (55), davanti a DiDio (54), Pepiciello (50), Granito e Romano (49). Nei MoM grandissimo sprint di Mally, ora secondo, grazie all'ultima tripletta. Marcatori stagionali invariati, con Hoti che raggiunge la doppia cifra.
Parola d'ordine: resistere!
MoM: Hoti - Mallimaci
PAGELLE RESISTENTI
Stavolta viene sonoramente sconfitto. Su ogni fronte della battaglia. Ma è ancora lassù. Sul cocuzzolo. E non è cosa da poco. PIERO CALAMANDREI
Insofferenza emotiva a parte, gioca una buona partita. Ordinata. Fra gli ultimi a mollare, almeno fino a venti minuti dal termine. PIETRO SECCHIA
COSTANTINI 6
Buon esordio, oggettivamente sfortunato per il tipo di partita. Lui inizia forte, poi cala. Ma comunque garantisce il suo con piglio gentile. GIACOMO LI CAUSI
GRANITO 6Finché le umane forze lo consentono, tiene botta. Poi prende solo botte. GIOVANNI GENTILE
Ancora una volta fra i più volitivi, al netto della sconfitta. Ara la fascia e sfiora anche il gol. ENZO BIAGI
Prestazione generosa, come testimoniato dalla caparbietà dalla quale nasce il suo gol. ALFREDO PIZZONI
Fa quel che può, schierato in una posizione assolutamente inedita per lui. Ma finisce per predicare nel deserto. ANTONIO GRAMSCI
OMINOSTANCO 6
Si batte, si sbatte, s'incazza. Sfoggia tutto il repertorio, insomma. Il nostro Grande Vecio. SANDRO PERTINI
DI VITO 7
Finalmente una serata di gala, senza alcun patema. Condannato ad indossare la fascia per l'eternità, sta iniziando a prenderci le misure. GIOVANNI PESCE
DI FLUMERI 7
Ancora una volta dominante. Sfrutta l'assenza di punti di riferimento per giocare d'anticipo e trovare anche un gran gol. DANTE DI NANNI
GRAZIOSI 6.5
Grande ritorno. Prestazione ordinata e precisa, condita anche da qualche giocata Graziosa. Vederlo indossare la maglia del Milan mi ha fatto molto ridere. GIUSEPPE SARAGAT
LOSITO 6.5
Altro ritorno dopo tanto tempo, doppietta e buone giocate. Deve trovare la forma migliore ma la partita è stata più che buona. Al netto di qualche frizzo e lazzo di troppo ogni tanto. CARLO SALINARI
PEPICIELLO 6.5
Di Flumeri gli fa tutto il lavoro sporco, allora si dedica all'impostazione verticale con buoni risultati anche stavolta. Vola di nuovo in classifica. FERRUCCIO PARRI
PIPITONE 6.5
Schierato all'ala, si sdoppia in fase di non possesso e punge quando attacca. Anche per lui un bel gol a referto. EMILIO LUSSU
QUARTULLO 6.5
Anche se non troppo impegnata, si dimostra concreta e partecipativa, con un bel piglio nel guidare la difesa. Brava anche coi piedi, si esalta sulla rasoiata di Granito. CARLA CAPPONI
HOTI 7*
Quest'anno sta facendo davvero la differenza. Implacabile su punizione, bravo nel creare sempre la superiorità numerica in favore dei suoi, prima con il dribbling, poi con la verticalizzazione. Chissà se fosse venuto fin dall'inizio dove sarebbe adesso... GIUSEPPE BRAVIN



















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