venerdì 14 marzo 2025

XXIV GIORNATA

 


Finisce ancora in goleada, per la gioia dell'assente Mancini, questa 24a giornata di ringhiolega. Della prefazione che avevo scritto ("Un Cappiello in fuga. Un mercoledì Romano. Un DiVito capitano"), a conti fatti non si verifica assolutamente nulla. Cappiello viene avvicinato dall'arrembante Di Dio, Romano salta la partita per il dolore al costato e Di Vito non viene per un problema personale. Però sarà ancora capitano, malgrado tutto! Rosa interessante, zeppa di difensori, un solo portiere, prima scelta ad Alessio. Il calciomercato chiude alle 19.30, queste le formazioni.


Già da una prima lettura, si nota come al servizio Di Dio (ovviamente di bianco vestiti) ci sono tanti palleggiatori tutti insieme: Hoti, Di Florio, Valenti e Luongo sono tanta roba. Con tutti questi puoi permetterti di giocare anche con Vollera. Dall'altra parte, la difesa è arcigna, ci sono Manacorda e l'esordiente Orabona a garantire (sulla carta) molta corsa, Pipit a dirigere il traffico e Russo-Lovis davanti.

Pronti-via e il canovaccio è subito chiaro. Bianchi dominanti nel possesso palla, ma un po' farfalloni in fase di concretizzazione. Rossi chiusi come il buco del culo di uno studente universitario all'ultimo esame, pronto a sfruttare ogni distrazione del prof. Si resta sullo zero a zero per i primi venti minuti.  Luongo fa da sponda per i tanti trequartisti che provano sovente la conclusione da fuori. L'equilibrio si rompe proprio così. Il Capitano Di Dio scocca ben due conclusioni radenti, nel giro di cinque minuti, che sorprendono Emilio. Alla mezzora è due a zero bianco. Ma i Rossi sono in partita. I tre dietro ringhiano su ogni caviglia, Pipit si sdoppia, Orabona confessa di essere reduce da un infortunio (e infatti, a dispetto dei ventun anni, non riuscirà ad essere maratoneta), Lovis e Russo provano a far male, ma senza cattiveria. Ancora un volta, l'episodio-chiave del match è un infortunio: cappiellici con l'uomo in meno per metà partita, con Ruggeri (fino a quel momento impeccabile) che si accascia da solo per un improvviso dolore al ginocchio. Il copione, da questo momento in poi, è roba già vista. Grande abnegazione rossa, con un Lovisatti commoventemente applicato a difesa della fascia (bellissimi alcuni duelli, vinti, contro Hoti, da terzinaccio navigato) e  qualche occasione anche per il gol (punizione di pipitone alzata in angolo e tocco sotto di Russo fuori), ma indiscusso dominio bianco, che non si trasforma (ancora) in gol solo per qualche ulteriore eccesso di leziosismo. Ma l'inferiorità - lo sappiamo tutti -  si paga soprattutto nella fase finale. Al 45' Hoti trova (finalmente) la rete con un bel diagonale di sinistro da appena dentro l'area. Tre a zero. Dopo una grande parata di Omino su Russo (lanciato da un assist visionario di Pipitone), Hoti completa la sua tripletta con un tap-in e un gol 'a tu per tu', dopo bell'azione personale sulla sinistra, condita anche dal consueto doppiopasso. Finisce così, con DiDio che riavvicina notevolmente la vetta, ma non raggiunge ancora DiVito, un punto sopra. Volano anche Omino e Granito. Tutto uguale nei marcatori e nella parte alta dei MoM. Alla prossima rientreranno gli assenti?

Stiamo a vedere. Chi cambia canale è un sacripante!

MoM: Pipitone - Di Dio


PAGELLE GIALAPPE


Di Dio* © 7.5
Spregiudicato investitore, dominatore incontrastato del calcio mercato, è senz'altro l'uomo del momento. Del tutto privo (a dispetto del cognome) di pelo sullo stomaco, non si pone alcuno scrupolo ad accaparrarsi i migliori professionisti del settore a disposizione. Potrà anche apparire  antipatico, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E la lira s'impenna.  CARCARLO PRAVETTONI

Granito 6.5
Impeccabile. In campo pare abbia due gemelli, da lui simpaticamente ribattezzati Ivo e Pacifico, grazie ai quali colma ogni pertugio. Difensore dall'indole meridionale e fortemente irritabile, si consiglia di stargli abbondantemente alla larga.  ALEX DRASTICO

Ominostanco 6.5
Nel pomeriggio era preoccupato. Ancora un ventenne da marcare. Alla fine della partita, non ci pensa nemmeno a venire al pub. Col suo stile sempre trendy, si era già mangiato Orabona con un contorno di patate lesse ed erbette di campo.  JOHNNY GLAMOUR

Vollera 6
Arriva all'ultimo, già vestito. Un po' come fece al suo matrimonio. Giocatore amatissimo soprattutto da Mancini, che gli dedica spesso un grande successo degli anni novata interpretato da OLMO.

Chiappetta 6.5
Giornalista d'inchiesta, mercoledì era contorniato da fuoriclasse del mestiere. Lui esercita la professione in modo semplice e pragmatico. Come si sarebbe detto una volta  "in forma ridotta", per “venire incontro alle nostre capacità mentali”. PANFILO MARIA LIPPI

Valenti 6.5
Professorino del palleggio, stavolta si è potuto divertire e rilassare. Anche se troppi galli nel pollaio, a volte, finiscono per cantare tutti insieme. Ma lui può dare lezioni anche di canto. MR FLANAGAN

Di Florio 6.5
Anche per lui discorso simile a quello fatto per Bas. Resta a secco solo per un paio di ottimi interventi di Emilio, ma quando parte accende la luce.  EPIFANIO

Hoti 7
Gli diamo sette per la tripletta finale. Però, per tre quarti d'ora, si lascia andare a ghirigori e prestidigitazioni un po' fini a sé stesse. Tra frizzi, lazzi e gesti istrionici, risulta comunque determinante per la vittoria finale.  MAGO ORONZO

Luongo 6.5
Stavolta non segna, ma fa segnare. Si pone da vertice alto del palleggio ed il suo ruolo risulta fondamentale per i gol dei trequartisti. Anche se, per uno come lui, il gol è tutto.  ROLANDO

(Pipitone spinge i compagni alla resistenza)


Cappiello 6 ©
Punta su una squadra quantomeno singolare ma, a conti fatti, la prestazione c'è stata. Peccato per l'infortunio di Ruggeri, che spariglia la partita. Però stavolta il progetto iniziale non sembrava comunque solidissimo.   INGENER CANE

Pepiciello 6
Quando in lontananza si sente qualcuno che grida "aiuto", non importa che si chiami Lovisatti o Rezzonico. Lui arriva di corsa. E per i malfattori questo rappresenta un fatto davvero 'brutto brutto'. AGENTE HUBER

Di Flumeri 6.5
Altra prova di grande sostanza, pur nella disfatta generale. Finché ne deve tenere solo due, regge. Ma quando diventano tre o più, si gira verso i compagni chiedendo "Ma vi siete fumati l'impossibile?". FRENGO E STOP

Ruggeri SV
Stava facendo una partita senza alcuna sbavatura. Dispiace tanto per l'infortunio. Purtroppo si fa male. Da solo. TAFAZZI

Pipitone* 6.5
Malgrado abbia di fronte una incontenibile marea bianca, ne esce a testa alta. Condendo il tutto con un paio di giocate di classe. Patagarrose. NICO E I SARDI

Orabona 6
Sufficienza di stima per l'esordio e perchè è reduce da problemi fisici. Però da uno che si chiama "O, Rabona" oppure "Ora bona" ci si aspettava qualcosa in più. Ogni tanto ha fatto scappare a qualche compagno uno stizzito "Madre!".  JEAN CLAUDE

Manacorda 6.5
Si presenta al campo praticamente sobrio. "Solo una birra" afferma. La prestazione lo conferma. Ma la sua debolezza verso i vizi resta senz'altro il suo principale tallone d'Achille. CONTE UGUCCIONE

Russo 6
L'inferiorità numerica costringe lui e il collega a uno sfiancante lavoro. Arriva poco lucido all'appuntamento con le poche occasioni che gli si presentano. Ma bisogna capirlo. Stavolta non graffia.  MICIO

Lovisatti 6.5
Prima mezzora con begli spunti davanti, seconda mezzora di grandissimo sacrificio. Mai visto Marco difendere così. E non pensate che questo agire sia da nobile un po' decaduto. Un attaccante da oltre 400 partite e 300 gol che va a difendere dimostra di appartenere a quella ristretta cerchia di calciatori chiamata "gente di un certo livello". LUIGIO GUASTARDO DELLA RADICA


(x Volly by Mancy)

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