giovedì 13 febbraio 2025

XX GIORNATA


La palla è rotonda

(antico detto italico)

Finisce ancora in goleada. E ancora una volta un infortunio scombina gli equilibri e ci priva di un compagno di giochi per qualche tempo. Speriamo poco. Ardua la via che si snoda innanzi a Di Dio. Cappiello è portiere, capitano e prima scelta. Di Vito, primo in classifica, è costretto al forfait il giorno stesso del match. Ma, si sa, tentar non nuoce. E allora eccolo il capitano rosso nell'immediato prepartita. Strenuo sostenitore del movimento stressless, lo trovi ad attendere l'urlo di Cristiano (suo noto estimatore) per poter entrare in campo intento a fare cento palleggi col sinistro e col sorriso, mentre illustra ai suoi come intende giocare. Si parla di futbal bailado e interscambi difensivi. Cappiello si scalda inarcando i sopraccigli. Gli altri chiacchierano nell'attesa. Ecco Cristiano. Quelli di prima escono. Sono le 21.42. Non piove. Scendono in campo, fiere,  le formazioni.


Come la settimana scorsa, la prima parte di gara scorre via in un buon equilibrio. Bianchi molto più manovrieri, con Romano e Miniati alternati alla regia e un trio offensivo di buona tecnica e gamba, con la novità DiFonzo (due anni in più della ringhiolega) molto volitivo e ficcante. Ma i rossi si oppongono compatti e chiudono ogni spazio, guidati da un Pipitone ispirato e protetti da un Di Flumeri commovente nella sua dedizione alla causa. Come spesso accade, l'equilibrio si rompe su una giocata. Mancini di punta trova il pertugio dal limite, dopo errata respinta della difesa. Poco dopo, Russo trova il raddoppio. Altra palla persa in uscita, imbucata ed è bravo Luigi a fintare il destro e fulminare Omino con un bel sinistro a incrociare. Sarà il primo di altri quattro gol del Nostro. Una roba ormai da studiare. Malgrado questo, niente MoM. Lovisatti solidarizza (e un po' gode). Malgrado i due cazzotti, i divinici non mollano e provano a rimanere sul pezzo. Cappiello non è tanto d'accordo, ma deve capitolare dopo che un gran tiro di Pepiciello viene salvato da Mana sulla traversa, perché Cataldo è lì. E non fallisce. Occasioni da ambo i lati, ma è Di Fonzo a trovare la deviazione maligna su un cross dalla destra: 3-1. E qui, casca l'asino. Su una palla che s'impenna in area bianca, Lovisatti sorprende tutti lanciandosi in una spettacolare sforbiciata acrobatica. Mallimaci si immola e devia di schiena il tiro. C'è però uno scontro duro. Lovisatti reclama il rigore e sbrocca, Mallimaci si fa male a un ginocchio. Rossi con l'uomo in meno per oltre mezzora. Se qualcosa potrà andare ancora storta, ci andrà. Rossi seppelliti oltre i propri demeriti (anche se tre gol vengono letteralmente regalati) dalle reti di Russo, su errore del portiere e malgrado miracolo di Pipit sulla linea, Di Fonzo in diagonale dopo scaracollo di Lovis e ancora un doppio Russo finale: diagonale sul primo palo e gol da due passi dopo l'addobbo del DiFlu. Emilione vola in testa, davanti alla coppia Romano (capitano)-Mancini, a DiDio-DiVito e Pepiciello. Russo è Gigi Riva fra i marcatori e Romano sale nei MoM. 

MoM: Di Flumeri - Romano

PS. Un tempo non lontano c'erano studi matematici (dei professori Manacorda e Leonori) atti a dimostrare che il portiere - nella dinamica del gioco della ringhiolega - non avessero alcun vantaggio matematico, come presupposto da alcuni senatori ringhioz. Adesso il portiere è primo. 

Solo un caso? Ci sarà un rotto della cuffia? Un uovo sodo nel paniere? Della sabbia negli ingranaggi? 

Non abbiate fretta, chi va' piano, va' sano e va' lontano. 

Ma forse son solo frasi fatte.


PAGELLE QUALUNQUISTE



Cappiello  7

E' fu così che il portiere si erse a primo in classifica. Come volevasi dimostrare. La matematica non è un’opinione. Ve l'avevo detto.


Russo 7

Può piacere o non piacere ma fa più goals che partite. Quando non segna è l’eccezione che conferma la regola.


Manacorda 6.5

Difesa, attacco, centrocampo, è uguale. Se non è zuppa, è pan bagnato (di rum). Corri Forrest. E chi più ne ha più ne metta.


Di Fonzo 7

Dall'alto delle sue ventuno primavere, corre, sgomita e conclude. Onda anomala. A dirla tutta. Beata gioventù.


Granito  6.5

La sua annata al galoppo continua. Prestazione solida e balzo in classifica. Costringe gli avversari a fare buon viso a cattivo gioco, oppure di necessità virtù.


Lovisatti 6.5

Bello vederlo urlare "così mi carico di più" quando un rigore richiesto non gli viene concesso. Peccato solo che ci fosse un avversario devastato a terra, nel frattempo. Fa sorridere, ma anche riflettere. Perché la comunicazione è alla base di tutto. E non esistono più le mezze stagioni. O forse non sono mai esistite.


Mancini 7

Continua il grande momento. Sblocca la partita e vola secondo in classifica. Giro Di Vito. Scusate la licenza poetica, ma ... quando ci vuole, ci vuole!


Miniati  6.5

Signore e signori, ecco a voi il signor regista. Dialoga amabilmente e, all'abbisogna, randella pure. Patti chiari e amicizia lunga.


Romano 7

Scende in campo. Si piazza lì. E acchiappa tutto ciò che gli capita a tiro. Giocando semplice. Perché uno più uno fa due. Elementare, Watson. Al limite dell'area, chiude baracca e burattini.


(Capanna, Di Fonzo ed altri amici, paparazzati in un noto locale Romano)




Di Dio 5

Ha tutto contro. La cabala non lo conforta. L'incastro nemmeno. Il dirimpettaio, non ne parliamo. Disastro annunciato. Ma non è solo colpa sua. Qui è tutto un magna magna.


Omino 6

Lotta come un matto. E lo fa, letteralmente, per l’amor Di Dio! Cento di questi giorni, eterno ragazzo.


Mallimaci  ng

Purtroppo si fa male troppo presto e pare anche seriamente. Come si suol dire: 'non ci voleva'. Confidiamo tutti in un pronto rientro. Non si può mai sapere...


Pipitone 6.5

Altra prestazione generosa e più che dignitosa. Ma ormai vince ... ad ogni morte di Papa! Ma resta lì, lì nel mezzo. Perché non si finisce mai di imparare. 


Giraldi 6

Ancora scottato dalla corsa stagione, sta rientrando con continuità, offrendo il consueto contributo. La stagione a cui punta è la prossima. Ma tutto fa brodo. E lui ha imparato anche a porgere l'altra guancia.


Pepiciello 6

Per la legge dei grandi numeri, prima o poi dovrà tornare capitano. Stavolta incappa in una brutta battuta d'arresto. Ma la strada è quella. Lui non è uno che abbaia alla luna. O tronco o scheggia. 


Cataldo 6

Ultimo a mollare, prova a pressare tutti e segna comunque almeno il gol della bandiera. Andategli a dire che vincere non è importante. Oggi come oggi devi essere un rapace là davanti. Toccata e fuga.


Capanna 5.5

Malgrado l'impegno, è  l’ombra di sé stesso. Momento no. Tanto va la gatta la lardo, che ci lascia lo zampino. Ma sopra la panca. Urgono due cuori.



Di Flumeri 6.5*

Senza se e senza ma, il migliore in campo. Malgrado la sua squadra ne prenda sette. Con gli avversari, gioca a botta e risposta. Per i compagni, vale il detto: "Che siate smilzi o energumeni, temete. Se dall'altra parte c'è Di Flumeri".

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