Cosa sarà?
Che fa crescere gli alberi, la felicità.
Che fa morire a vent'anni,
anche se vivi fino a cento
(Lucio Dalla "Cosa sarà")
Siamo andati vicini a giocare a undici questo mercoledì, ma le ultime defezioni hanno ricondotto tutti a più miti consigli. A conti fatti, classifiche avulse alla mano, i capitani sono Di Dio e Di Vito. Luca, forte finalmente della prima scelta, realizza il suo sogno e prende Emilio in porta. Insolito, però, che oltre al portiere siano tutti in bianco anche Isesele, DiFlorio e Lovisatti. Misteri del calciomercato. Alla chiusura delle trattative, queste le formazioni.
La prima mezz'ora di gara scorre via in grande equilibrio, restando sullo zero a zero. Squadre attente, spazi pochi. Vita dura per Luongo contro Isaiah. Sul campo piccolo non può far valere le sue doti migliori. Pepiciello e Omino impeccabili alfieri. Di Vito dirige le operazioni e il tridente Lovis-DiFlo-Mancini (quest'ultimo in un grandissimo momento di forma) offre senz'altro maggiori garanzie di quello avversario, pur essendo Russo e Cataldo rispettivamente primo e secondo nella classifica dei marcatori. Chiaps, Pipit e Miniati giocano stretti e chiudono i pertugi. Cappiello, dall'altra parte, azzera ogni velleità. La partita si spezza con due episodi ravvicinati. Dapprima, su una ripartenza in contropiede fin da un corner avversario, nasce il gol di Mancini a tu per tu e subito dopo Mallimaci - in preda probabilmente a visioni da peyote - insacca la propria rete, apparentemente senza alcun motivo, con un esiziale retropassaggio. L'uno-due divitiano, unito alle turnazioni in porta che costringono lo scrivente a scalare terzino, taglia letteralmente le gambe ai rossi, la cui nobile reazione - guidata da Romano e Pipitone - si spegne però fra le possenti braccia dell'estremo avversario. Un paio di belle parate, invece, non bastano a Mally per chiudere il proprio turno in porta da imbattuto, perché prima Lovis e poi di nuovo Mancio chiuderanno ogni discorso nel finale. Nei bianchi si mettono in evidenza DiFlo, Lovis e soprattutto Mancini (ma anche la difesa è stata inappuntabile), nei rossi serata dura per Luongo, Russo, Mallimaci e Chiappetta, tutti in grande difficoltà. In classifica: è di nuovo rivoluzione! Luca torna primo, davanti alla coppia Di Dio (che sarà ancora capitano) e Cappiello, solo un punto dietro. Seguono Pepiciello, Cataldo, Mancini e Romano, che sono tutti lì. Marcatori con Russo sempre davanti a tutti e MoM con Mancini che raggiunge i vertici, andando a fare compagnia a Lovis, Cappiello e Giuliano. Campionato sempre più avvincente.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione. E tutti quanti stiamo già aspettando.
MoM: Romano - Mancini
PAGELLE DALLESCHE
Di Vito 7
Questa sera così dolce che si potrebbe bere, da passare in centomila in uno stadio. Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio, anzi la manda in onda. Tanto nera da sporcare le lenzuola, è l'ora dei miracoli che mi confonde. E mi sembra di sentire il rumore di una nave, sulle onde. LA SERA DEI MIRACOLI
Cappiello 7
L'ultima luna la vide solo un bimbo appena nato. Aveva occhi tondi e neri e fondi e non piangeva. Con grandi ali prese la luna tra le mani e volò via. Era l'uomo di domani. L'ULTIMA LUNA
Isesele 6.5
Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani, caccia via queste mosche che non mi fanno dormire. Che mi fanno arrabbiare. COM'E' PROFONDO IL MARE
Di Florio 6.5
Un momento, un momento, ho anch'io qualche argomento. Ho un amico che è un campione di rock e riesce a ballare per tre giorni e tre notti, senza doversi fermare. E un altro che ha la voce da basso ed una mira che ti stacca la coda di un cane con un sasso, se lo tira. SIAMO DEI
Giraldi 6
Sono più di cent'anni che al parco della luna arriva Sonny Boy, con i cavalli di legno e la sua donna Fortuna. I denti di ferro e gli occhi neri, puntati nel cielo per carpirne i misteri. IL PARCO DELLA LUNA
Lovisatti 6.5
Marco grosse scarpe e poca carne, Marco cuore in allarme. Con sua madre e una sorella, poca vita e sempre quella. Se chiude gli occhi lui lo sa, lupo di periferia. Marco con il branco, Marco che vorrebbe andar via. ANNA E MARCO
Pepiciello 6.5
Con il coltello tra i denti e i fiori in mano, ballava con aria di questura e l'occhio lontano. Stava per accadere il miracolo, il cielo da nero a rosso. Ma il treno si è fermato lì, non si è più mosso. TANGO
Omino 6.5
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è, sulle panchine in Piazza Grande. Ma quando ho fame di mercanti come me, qui non ce n'è. A modo mio. PIAZZA GRANDE
Mancini 7*
Il regista, stanco di aspettare, appena vista la star l'ha mandata a cagare. Il ragazzo ha lasciato lì di lavorare. Ha agguantato un treno, è corso fino al mare. MERI LUIS
Di Dio 5.5
Balla, non aver paura se la notte è fredda e scura. Non pensare alla pistola che hai puntato contro. Balla alla luce di mille sigarette e di una luna che ti illumina a giorno. Balla il mistero di questo mondo che brucia in fretta. E quello che ieri era vero, dammi retta, non sarà vero domani. BALLA, BALLA, BALLERINO
Romano 6.5*
E ti saluto. Come un pallone che si è perduto. Al limite fisico del racconto. O dentro un cielo tropicale. O come i palloni di una volta, che rotolavano sulle scale. Fino alla porta. TUTTA LA VITA
Luongo 5.5
Quale allegria. Se ti ho cercato per una vita senza trovarti. Senza nemmeno avere la soddisfazione di averti, per vederti andare via. QUALE ALLEGRIA
Miniati 6
Ciao al tuo berretto da mettere in testa. Alla tua pancia curiosa. Al tuo millesimo sciopero e alla tua festa. CIAO A TE
Cataldo 5.5
Che le stelle della notte fossero ai tuoi piedi. Che potessi essere meglio di quello che vedi. STELLA DI MARE
Pipitone 6
Vorrei entrare dentro i fili di una radio e volare sopra i tetti delle città. Incontrare le espressioni dialettali, mescolarmi con l'odore dei caffè. LE RONDINI
Russo 5.5
Chissà, chissà, domani. Su che cosa metteremo le mani. Se si potrà contare ancora le onde del mare e alzare la testa. FUTURA
Mallimaci 5.5
Quanto potresti pagare per non avere più la memoria. E non vedere Madonna Disperazione mentre si strucca. E poi si spoglia. MADONNA DISPERAZIONE
Chiappetta 5.5
Penso a delusioni, a grandi imprese. A una thailandese. Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale. DISPERATO, EROTICO, STOMP
LA RINGHIOLEAGUE 19
Invece pensami, tra vent'anni pensami. Io con la barba più bianca e una valigia in mano. Con la bici da corsa e gli occhiali da sole, fermo in un qualsiasi posto del mondo. Chissà dove. Tra miliardi, miliardi di persone a bocca aperta. Senza parole. TELEFONAMI TRA VENT'ANNI




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