venerdì 31 gennaio 2025

XVIII GIORNATA


 

Cronaca del pre-partita

La diciottesima giornata della Ringhio League 2024-2025 si apre sotto gli auspici del Presidentissimo Omino, volato nel deserto maghrebino per festeggiare il suo genetliaco. Tanti auguri e come dice il vecchio saggio cinese Zuǒpiēzǐ: “Omino non invecchia, è il tempo che per tutti gli altri scorre all’indietro!” 

(Omino intento a festeggiare il suo compleanno in Marocco, cercando di fare nuovi proseliti per la Ringhioz)

All’assenza (giustificata) di Omino si aggiungeranno quelle di altri due pezzi grossi della Ringhio, annunciate per tempo: il capolista Romano e il Dott. Ing. Pres. Rev. Gran Furf. di Gran Croc. Visc. Pipitone. Ciononostante, al solito richiamo enigmatico (PROIBIZIONI APERTE) del sabato mattina le iscrizioni fioccano, tanto che il lunedì mattina gli iscritti risultano essere 18. Poi però cominciano le defezioni: prima si ritira Giraldi, poi Capanna farà ‘il paro e lo sparo’ per un intero pomeriggio chiamandosi alla fine fuori per un acciacco di salute, e infine anche il buon Chiaps dovrà rinunciare. Per fortuna c’è il solito Ruggeri a tappare i buchi dell’ultim’ora, quindi si giuoca otto contro otto, capitani Di Vito e Di Dio. Quest’ultimo proverà a innervosire il tenace Luca – che freme per concordare le squadre – già nella mattinata del giorno della partita, accampando fantomatiche scuse di riunioni all’ora di pranzo per procrastinare il momento della scelta delle formazioni e aumentando così la tensione dell’avversario. Il diverso atteggiamento dei due capitani si noterà anche nell’immediato pre-partita: Di Vito si presenta al Savio, come al solito, con discreto anticipo e viene ritrovato solitario e meditabondo nello spogliatoio a scervellarsi sulla migliore strategia per battere Di Dio. Quest’ultimo invece arriva al campo con tutta calma, all’ultimo minuto, col solito sorriso pacioso e discettando di robe amene col suo compare Somma.


Cronaca della partita

Appena Cristiano fischia la fine della precedente partita, i Ringioz si precipitano in campo per effettuare un minimo di riscaldamento: la serata non è freddissima ma molto umida, quindi è bene non partire completamente a freddo. Capitan Di Vito schiera i Bianchi con un “classico” 3-3-1: in porta si ruota, in difesa Pepiciello (o Di Vito) centrale con Ruggeri e Granito ai lati, Miniati (o Di Vito) nel ruolo di regista coadiuvato sulle fasce da Di Florio e Mancini e Lovisatti punta di sfondamento.  Di Dio, alla seconda da capitano, risponde con un più audace 3-2-1-1: Cappiello in porta, Izzo difensore centrale, Di Flumeri e Mallimaci esterni di difesa, Somma e Di Dio a centrocampo, Russo mezzala a supporto del centravanti Cataldo.

La partita è subito frizzantina, come l’aria del Prenestino in un mercoledì di fine gennaio; le due compagini non si risparmiano e si registrano subito un paio di buone occasioni per parte nei primi minuti. I Bianchi passano in vantaggio sull’unico errore di tutta la partita di Cataldo (che avrà modo di farsi ampiamente perdonare): velenoso passaggio in orizzontale a metà campo, palla recuperata da Miniati che serve Mancini, quest’ultimo lascia partire un destro preciso che si infila alle spalle di Cappiello. I Rossi non si scompongono e riprendono a giocare col solito schema: difesa compatta, centrocampo in continua pressione sui portatori di palla dei Bianchi e, una volta recuperata palla, lancio per gli scatenati Russo e Cataldo che si esaltano negli spazi lasciati vuoti dalla difesa avversaria. È così che nasce il pareggio dei Rossi: palla recuperata da Somma, Di Dio verticalizza per Cataldo che trova Russo al limite dell’area, controllo di sinistro e piatto di destro nell’angolo lontano a spiazzare il portiere. 1-1 e palla al centro. Tra i Bianchi comincia a serpeggiare un po’ di nervosismo e i Rossi ne approfittano per il soprasso: questa volta è Russo che riparte in contropiede e serve un assist a Cataldo a tu per tu con il portiere per il più facile dei gol. I Bianchi provano a reagire ma la difesa dei Rossi è impenetrabile, nelle poche volte che arrivano al tiro ci pensa Cappiello a fare buona guardia. E così alla mezz’ora arriva il 3 a 1 per i Rossi, copia-e-incolla del secondo gol: questa volta è Cataldo a involarsi verso la porta e a servire Russo che batte il portiere in uscita con un tocco di sinistro. Ci sarà subito la possibilità per i Bianchi di riaprire la partita, ma Cappiello effettua una grande parata su Lovisatti lanciato a ‘tu-per-tu’ da Di Vito. I Rossi avranno numerose altre occasioni per chiudere la partita, sempre in contropiede, ma non riusciranno a sfruttarle; da segnalare inoltre una clamorosa traversa di Mallimaci con un pregevole pallonetto da poco oltre la metà campo a beffare il portiere avversario. Sembra quindi tutto in discesa per i Rossi quando, a un quarto d’ora dal termine, Somma si infortuna al ginocchio, lasciando i suoi con un uomo in meno. Capitan Di Dio non si scompone e ridisegna la squadra: Russo arretra a centrocampo a protezione della difesa e arretra leggermente anche Cataldo, che ha il compito di dare fastidio ai portatori di palla bianchi. A questo punto parte un assalto all’arma bianca dei Bianchi (e non poteva essere diversamente), che arrivano spesso al limite dell’area ma i cui tiri vengono neutralizzati dai difensori rossi. Nel momento di massima sofferenza i Rossi trovano il gol del 4-1: angolo per i bianchi, palla recuperata da Cataldo al limite della propria area di rigore dopo un batti-e-ribatti e lancio millimetrico per Izzo che segna il gol più bello della serata: esterno destro ad effetto al volo dalla tre quarti che supera il portiere e si insacca nel ‘sette’. A questo punto i Bianchi provano a limitare il passivo, prima con un rigore fischiato a Russo (ironia della sorte!) per fallo di mani su punizione di Di Florio, ma Cappiello ipnotizza Granito e devia in angolo, poi con un altro tiro velenoso di Mancini su cui Cappiello compie l’ennesimo miracolo. Finisce in gloria per Di Dio (manco a dirlo), altra brutta botta per Di Vito. 

In classifica generale Di Dio si porta solitario al comando; ascendono verso le posizioni di vertice anche Cataldo, Cappiello e Mallimaci. Tra i marcatori Russo consolida il primo posto con 16 reti stagionali.

MoM: Cappiello - Mancini


PAGELLE RUSSE

(Di Vito si lascia prendere di nuovo dallo sconforto dopo l’ennesima partita persa con la fascia al braccio)

Di Vito 5

Quinta sconfitta da capitano, ormai non sa più a che santo rivolgersi (di certo il capitano avversario è più ammanicato di lui nell’alto dei cieli…). Mette su una squadra piena di esperienza e talento in tutte le zone del campo, ma incappa in una serata ‘no’ dei veterani. Notizia di giornata: alla prossima gli toccherà ancora la fascia al braccio!


Pepiciello 5.5

Prova ad arginare le folate dei Rossi come può, trovandosi però spesso in inferiorità numerica. Inoltre deve quasi sempre provare a impostare l’inizio azione per i Bianchi, ma viste le marcature asfissianti dei Rossi sugli uomini chiave del centrocampo bianco l’unica soluzione è il lancio lungo. Che non sempre arriva a destinazione.


Ruggeri 5.5

Si trova a marcare Russo, che conosce molto bene vista la frequentazione decennale sui campi di calcetto, eppure il compito gli risulta arduo. Riesce comunque a sventare un paio di occasioni propizie per i Rossi, ma la serata si rivelerà difficile anche per lui.  


Granito 5

Pure lui si trova spesso a giocare 1 vs.1 contro gli attaccanti rossi e prova a resistere in tutti i modi, anche a costo di rimetterci il naso. Nel finale ha l’occasione di rendere il passivo meno amaro per i Bianchi, ma sbaglia il rigore del possibile 4-2. Nulla di cui abbattersi, come dice il poeta: “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”.


Miniati 5.5

Al rientro dopo 2 giornate di stop, non è al massimo della forma. Prova a prendere in mano le redini del centrocampo bianco e a illuminare la manovra con le sue giocate, che non sempre gli riescono, un po’ per imprecisione un po’ per la grande pressione degli avversari. 


Di Florio 6

Tra i più effervescenti dei Bianchi, prova a innescare i suoi con alcune accelerazioni e giocate di fino. Raramente però si rende pericoloso, tranne che nel finale con una bella azione caparbia con cui si procura la punizione da cui poi scaturisce il rigore che potrebbe dare una scossa ai Bianchi. Ma non è serata. 


Mancini 6*

Il migliore dei Bianchi, non solo per il gol in apertura ma anche per la continua spinta sulla fascia, dove trova un osso duro in Mallimaci contro cui non disdegna il confronto atletico. È l’ultimo ad arrendersi, ci prova fino alla fine (e oltre…) ma senza risultato.


Lovisatti 5.5

Prova a destreggiarsi nella compatta difesa dei Rossi e quando riesce a liberarsi al tiro trova sulla sua strada un grande Cappiello. Perde un po’ di fiducia quando la sua squadra tenta di servirlo con lanci lunghi, poi nell’assalto finale ci mette il cuore ma non basta.


(Finale di stagione appassionante: prossimamente al Savio)

Cappiello 7.5*

Ancora una volta si esalta con almeno tre parate straordinarie, poi ipnotizza Granito sul rigore. Grazie a questa ennesima buona prestazione si lancia verso la parte alta della classifica. E arriva anche il terzo MoM della stagione.  


Izzo 7

Praticamente insuperabile al centro della difesa dei Rossi, gioca da veterano e non va mai in affanno. Pregevole il gol del 4-1 quando intuisce la possibilità del contropiede su azione di calcio d’angolo dei Bianchi e si catapulta nella metà campo avversaria in attesa dell’assist di Cataldo.


Mallimaci 7

Stantuffa sulla fascia dove ingaggia una bella battaglia con Mancini, cui riesce a resistere in tutti i modi (leciti e non). Prova anche a impensierire la difesa avversaria con alcune incursioni delle sue, ma la foga non sempre lo aiuta. Peccato per la traversa colta quasi da centrocampo, sarebbe stato un gol da favola. 


Di Flumeri 7

Ordinato e battagliero, dalle sue parti raramente si passa. Questa volta è molto più preso dai compiti difensivi e spinge meno del solito, tuttavia riesce anche a creare qualche grattacapo alla difesa dei Bianchi.


Somma 7

Faro del centrocampo dei Rossi, si destreggia bene nel duplice ruolo di recupero palla e smistamento agli attaccanti. Quando può non disdegna di inserirsi nella difesa dei bianchi per sfruttare i (rari) cross che arrivano dai terzini dalle fasce. Deve abbandonare sul più bello per un infortunio al ginocchio: forza Vittorio, ti aspettiamo in campo! 


Di Dio 7

Alla seconda da capitano, dopo aver costretto Romano al pareggio stavolta dà scacco a Di Vito. E lo fa con una calma disarmante: sempre lucido, anche nei momenti difficili della partita, sa sempre come guidare la squadra. Ora però viene il bello.


Russo 7

Due gol, 1 assist, almeno 3 altre ghiotte occasioni per andare a referto, ma non solo: tanto lavoro di copertura soprattutto nel finale quando i Bianchi si ritrovano in superiorità numerica e sognano il traguardo del pareggio. Ma lui (come tutta la squadra) stringe i denti e resiste. Ormai il feeling con il gol non fa più notizia, sempre più capocannoniere della Ringhio League.


Cataldo 7.5

Grande partita e non solo per il gol e i 3 assist: lotta su ogni pallone, corre tantissimo, non si tira indietro nei duelli fisici con i difensori dei Bianchi. Anche lui ha l’occasione per andare a segno in almeno altre due occasioni, ma ci arriva sfinito dopo tanti scatti in contropiede. Sempre di corsa (8 punti nelle ultime 2 gare) si porta al secondo posto in classifica generale. La fascia sfugge solo per la classifica avulsa. Ma è lì, ormai a due passi… 

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