"La Febbre è prossima".
(anonimo campano)
Ore 18.56, formazioni fatte. Ore 20.40, capitan Miniati dà forfait. Ore 20.47, Cataldo si immola. Ore 21.20, i capitani (DiVito e Romano) confermano le squadre pregresse, schierando le seguenti formazioni.
La fredda cronaca
Partita subito frizzante, malgrado la temperatura freddina. Si affrontano due centrocampi assai volitivi ed il risultato conseguente è il dipanarsi di azioni ariose da ambo le parti. Non ci sono portieri, e si vede in talune circostanze. Il primo squillo è dei Rossi, con diagonale maligno di Manacorda dalla destra, che sorprende l'estremo avversario. Risponde Lovisatti, con un interno destro dal limite che passa sotto le gambe di DiVito e s'infila all'angolino. Bianchi che cavalcano il momento, trascinati dal pressing alto imposto dal Capitano, raddoppiando con l'azione forse migliore della partita. Romano sradica una pallone in mediana, verticalizza subito per Lovis, che smista sulla destra per Pipitone. Bellissimo il cross di prima a trovare Antonello solo soletto sul secondo palo, pregevole interno destro al volo e gol: 2-1. Si alternano le offensive, si sperpera più d'un occasione (sempre da ambedue le parti) fino alla mezzora, quando Chiaps - il migliore dei suoi - tira dal limite trovando un fortunata deviazione che spiazza il portiere e regala a Russo il più facile dei gol. Ancora Lovisatti riporta avanti i suoi, dopo un pallone recuperato, battendo l'estremo avverso con preciso diagonale a tu per tu. Il finale è intenso. Capanna si accende e trova una sassata sotto la traversa dalla media distanza per il 3-3 e subito dopo Chiappetta si inventa un preciso lob da centrocampo, avendo visto Lovis colpevolmente fuori dai pali. Ma il dio del Calcio stavolta vuole essere giusto. Romano si rende protagonista di una grande sgroppata sulla destra ed offre ad Antonello l'agognato pareggio. Si segnala il solito rigore preteso da Russo, la solita opposizione di Antonello e la conseguente incazzatura di DiVito, cui questa cosa è capitata ormai più volte. In classifica (quasi) tutto resta invariato.
MoM: Chiappetta - Velluti
PAGELLE TOLSTOJANE
ROMANO 6.5
Gli casca addosso, di punto in bianco, un pesante fardello. Lui raddrizza la schiena e si erge a condottiero. Magistrale, nel finale, la sua cavalcata ad agguantare il meritato pareggio. Pura volontà.
FRODO BAGGINSSi accende a intermittenza, ma quando si accende nessuno può ignorarlo. Bravo a trasformare in gol due ottimi assist regalatigli dai compagni, pronto a impensierire gli avversari quando può trovarsi in situazione di uno contro uno.
GIMLI
IZZO 6Si trova davanti spesso un Manacorda stantuffante. Non può metterla sulla velocità, quindi gioca di posizione, cercando di tagliargli fuori le linee di passaggio. La cosa gli riesce con alterne fortune.
BOROMIR
LOVISATTI 7
DI lui, Tolkien ha scritto "non è malaccio come stregone". I suoi numeri e la sua prestazione dicono questo nella Storia della Ringhioleague. E' indiscutibilmente uno stregone.
RADAGAST
OMINO 6.5
Il Nostro Grande Saggio ancora una volta troneggia nel reparto di competenza, permettendosi di battagliare a testa alta con Mana e di coccolare contemporaneamente il suo pupillo (all'esordio), quasi fosse chioccia.
GANDALF
PEPICIELLO 6.5
Stavolta si era illuso di avere tanta protezione davanti, ma la rimodulazione delle formazioni gli impone di nuovo una prestazione da bastion contrario. Lui prende atto, batte i tacchi ed esegue. Da fido scudiero del suo capitano.
SAMVISE GAMGEE
PIPITONE 6.5
Prima mezzora davvero elettrica, condita dal grande assist per il DiFlo e da altre due o tre giocate davvero apprezzabili. Nella seconda metà di gara, l'età si fa sentire e lui si sacrifica a dare ... una Mana.
PIPINO TUC
VELLUTI 7*All'esordio, si propone quale uomo di fascia destra, automunito, occupato, fervente ciclista e amante degli impianti hi-fi e dell'alta definizione. In campo, offre una prestazione generosa e di qualità, oltre a un comportamento irreprensibile. Al pubetto, onora la tavola e la compagnia. Promosso. Alla prossima. MERRY BRANDIBUCK
DI VITO 6
Inizia forte, poi si innervosisce. Dapprima, perché i compagni (a detta sua) non seguono le sue indicazioni, quindi perchè non gli viene novamente assegnato un penalty, anche se chiamato. Chiamato da Russo, però. Precisiamolo.
GOLLUM
CAPANNA 6.5
Il ritorno del nostro giovine cavaliere. Lo avevamo lasciato praticamente in vettsa, lo ritroviamo comunque non lontano. Partita non brillantissima, condita però da un bellissimo gol, che gli vale mezzo punto in più.
THEODEN
CHIAPPETTA 7*
Pensate che stava per dare forfait. Invece viene, segna da metà campo, procura un altro paio di gol, gioca un'ottima prestazione e si porta a casa pure la palma di migliore in campo. Una settimana di gioia per lui. La moglie ringrazia.
ARAGORN
DI FLUMERI 6.5
Per i suoi avversari, è l'incarnazione del male. Per lo scrivente, pure (in senso proprio di dolore fisico!). Non lascia passare un granello di sabbia. Una scheggia di legno. Una scureggia nel vento. Avido di potere.
SARUMAR
GIRALDI 6.5
Ogni volta che occorre, lui arriva in soccorso del compagno ferito. Fa un lavoro oscuro, ma prezioso, suggellato dal (quasi) gol-partita. Affonda le sue solide radici in ogni zona della mediana.
BARBALBERO
MALLIMACI 6.5
Scocca le sue frecce rapide e precise. Poi si rintana dietro un albero, agguantando ogni nemico gli passi attorno. Stavolta non trova il gol, ma questo importa davvero poco.
LEGOLAS
MANACORDA 6.5
Così come Gianluca (ma per motivi diversi) anche lui incarna il Male per gli avversari. Imperversa su quella fascia dal primo al novantesimo. Lui il gol lo trova. e pure subito. Nel finale cala, stremato, perdendo qualche palla sanguinosa.
SAURON
RUSSO 6.5
Anche lui ha portato al dito l'Anello in passato. Sa cosa vuole dire. Lotta, sbuffa e comunque trova ancora l'ennesimo centro, che lo proietta - solitario - in vetta alla classifica cannonieri. Le prova tutte per aiutare il buon Di Vito. Pure chiamare l'ennesimo rigore. Al lupo, al lupo!
BILBO BAGGINS



















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