venerdì 5 aprile 2024

XXV GIORNATA

 



La Rivoluzione diventa aridità

s'è senza mai vittoria.

Forse non è tardi per chi vuol vincere.

Ma non con la violenza 

delle vecchie, disperate armi.

(Pier Paolo Pasolini "Vittoria" - 1964)


Ce l'ho fatta, ho vinto! E senza dover far del male a nessuno. Rompo il tabù che durava da quattro mesi. Era il 6 dicembre scorso. Sono commosso. Il motto "completino nuovo, vita nuova" si conferma attendibile.

Gode ancor di più il buon Gregorio che, con i tre punti di mercoledì, porta il suo vantaggio in classifica ad un confortante +5 sul più diretto inseguitore, Enrico Giraldi. Approfittando del fatto che tutti i primi inseguitori erano giraldini, gode anche Russo che s'innalza al terzo posto in tutte le graduatorie. Da ultimo - ma non per importanza -  gode pure Granito che, approfittando dell'assenza di Lovisatti, lo agguanta (nuovamente) al primo posto fra i ringhioz con più presenze all'attivo (436 partite disputate sulle 531 totali, dal 2006). Il pomeriggio pre-partita riserva due soprese: il forfait dell'atteso Gabriele Spina e i video delle formazioni inaugurato da Mancini (che ringraziamo), ai quali vi rimando, specificando che gli anonimi rossi sono l'esordiente portiere Smacchi (ottimo esordio, abbigliamento provedeliano a parte) e il solido Giovanni Ruggeri (mistero risolto: è tornato!), che prende il posto del summenzionato Spina, piazzandosi al centro della difesa.

All'analisi degli schieramenti, balzano subito all'occhio un paio di particolari. In primis che sarà Vollera (votato migliore in campo dei suoi)  a schierarsi al centro della difesa con Granito, con Di Dio terzino destro ed in secundis che nei bianchi ci sono molti attaccanti e pochi difensori (e viceversa). Giraldi punta tutto sul duo offensivo Luongo-DiFlorio, azzardando una difesa molto sperimentale protetta - con fortune alterne -  da Chiappetta e Mancini, mentre Greg risponde con Cataldo centravanti-boa supportato dal trio Russo-Pipitone-Perosini. Dietro, nei gregoriani, c'è una novità. Il capitano si schiera mediano, lasciando l'arte della difesa all'esperienza di un quartetto (Omino-Pepiciello-Ruggeri-DiFlu) da due secoli di età in quattro! Funzionerà.

Primo tempo equilibrato a livello di occasioni da gol, ma con un netto predominio dei porporini in fase di possesso. Gregorio ringhia, Pipitone innesca, Russo e Perosini provano a rifinire, mentre Cataldo si batte con ardore su tutto il fronte. Dall'altra parte, DiFlorio e Luongo vengono serviti con parsimonia e ben contenuti dalla linea alta degli avversari. Dopo un paio di reciproche scaramucce (una conclusione centrale di Pipitone ed una percussione di Gregorio per i Reds ed un paio di tentativi di Luongo e Mancini per i Whites), la partita si sblocca alla mezzora. Angolo dalla destra battuto dal raffinato mancino di Patacchiola che pesca solissimo il Capitano a centro area, che schiaccia da due passi in rete per l'uno a zero Rosso. Il primo tempo si chiude così, tolte un paio di potenziali occasioni bianche, vanificate da estremi recuperi avversari ed un paio di uscite di Cappiello. Su una di queste, Cataldo non fa il Cristiano, mandando a lato il lob col portiere bianco fuori dai pali.

Nella ripresa, la musica cambia. Dopo un primo quarto d'ora di studio, i bianchi schiacciano gli avversari, a volte anche all'interno della propria area di rigore. Perosini e Patacchiola calano un po' fisicamente ed il filtro in mediana pare cedere. Il pareggio bianco ne è la logica conseguenza. Bravo Luongo ad attaccare lo spazio in anticipo al limite dell'area piccola, intuendo dove sarebbe arrivata la conclusione provata dal Chiaps sugli sviluppi di un corner, e ad anticipare l'uscita disperata di Smacchi. Si deve aggiungere - per inciso - che il coner in questione arriva dopo una chiamata di Pepiciello, alla fine invertita nei fatti. Ricordiamo che la regola della ringhio è "ogni chiamata è fallo". Non importa se giusta o sbagliata. Se - com'è vero - fischiano a cazzo gli arbitri di ogni livello, possiamo accettarlo anche noi. Dopo questo dovuto inciso, torniamo alla partita. A questo punto, l'inerzia parrebbe arridere ai giraldini, che collezionano altre occasioni interessanti con bei cross di Mancini dalla sinistra non sfruttati da Chiaps e Mallimaci, un tiro alto di Luongo da ottima posizione ed un prodezza assoluta di Smacchi (autore di un gran secondo tempo) sullo stesso Luca da due passi. Nel frattempo i rossi avevano sprecato due o tre situazioni interessanti con Russo, Cataldo e  Perosini.

La svolta arriva nell'ultimo quarto di gara. Prima Russo trafigge Cappiello a tu per tu, innescato da un recupero palla alto di Gregorio e dall'imbucata di Patacchiola, poi ci pensa Perosini a segnare con un tiro velenoso dalla distanza. La differenza, come sempre, la fanno i goals, ma la partita è stata equilibrata, giocata di gran ritmo e con occasioni da ambo i lati.  Occorre evidenziare - per i rossi -  un prova straordinaria dei "vecchietti" del Ministero della Difesa ed una cerniera Comandini-Pipitone dotata di otto polmoni, oltre alle prodezze di Smacchi. Per i bianchi, menzione d'onore a Vollera, Mancini e Granito, generosi (anche se un po' confusionari) Mallimaci e Mancorda sugli esterni.

A nulla valgono i tentativi finali degli uomini di Enrico di raddrizzare la situazione. Per lo scrivente, sarebbe stato davvero ... il colmo!


MoM: Vollera - Pipitone



PAGELLE

"QUAL E' IL 


PER UN..."


COMANDINI 7 - GORILLA
Si auto-piazza al centro della mediana, pronto a mordere qualunque cosa gli capiti a tiro. Nel primo tempo va un po' fuori giri, poi si mette in modalità "crociera"  e porta a casa una vittoria fondamentale, condita anche dalla soddisfazione del gol. Sempre più deciso ad ENTRARE NEL GUINNES DEI PRIMATI.

PEROSINI 6.5 - ISTRICE 
Accusa inizialmente la grande pressione su di lui, intestardendosi in alcune soluzioni personali di troppo. Poi prende le misure e sforna un paio di giocate di grande qualità, calando leggermente nel finale. Trova un gol pesantissimo nell'economia della partita, che gli vale mezzo punto in più. Il suo ruolo gli impone di FARE BATTUTE PUNGENTI.

RUSSO 6.5 - APE
Continua sulla falsa riga dell'ultimo periodo. Magari non brillantissimo, ma sempre determinante ai fini del risultato. Mezzo punto in più per il gol. Si propone, quale pellegrinaggio benaugurante, di ANDARE A MOSCA CON UNA VESPA.

DI FLUMERI 6.5 - FOTOGRAFO 
Il "pupo" della difesa rossa conferma il buon momento di forma, sfornando un'altra prestazione tosta e gajarda, con alcune belle sgroppate che meritano menzione. Quando è ingarellato, sarebbe capace di METTERE A FUOCO UN GHIACCIAIO.

PEPICIELLO 7 - SINDACO
Vero che è sannita e non arriva dal Rione Sanità, ma ormai ho finito gli aggettivi per questo giovanotto che non sbaglia mai una prestazione. Eccezionale in alcuni recuperi su Antonello e Luongo. Segni particolari:   ESSERE FUORI DAL COMUNE.

PATACCHIOLA 6.5 - GLOBULI ROSSI
Gara di qualità, condita dal corner che porta al primo gol dei suoi e dall'imbucata che regala il raddoppio a Russo, i quali valgono un mezzo punto in più nella valutazione complessiva. Esterno di ragionamento dal sinistro particolarmente educato, ha nella resistenza il suo attuale tallone d'Achille che lo porta nel finale a SPARIRE DALLA CIRCOLAZIONE.

PIPITONE 7* - DISPETTOSO
Si presenta al campo con un completo nuovo di zecca, fermamente intenzionato a cambiare lo "staus quo" di perdente dell'anno. Ci riesce al termine di una prestazione di grande generosità e qualità, suggellata dal generoso MoM conferitogli dai colleghi. Sarà finito il periodo horribilis?  NON TE LO DICO!

CATALDO 6.5 - SPECCHIO
Fa reparto da solo.  Il piede può essere anche ruvido, ma ha un cuore grande. Peccato per un paio di situazioni nelle quali poteva togliersi la soddisfazione del gol, ma la sua gara è stata senz'altro più che sufficiente. Acchiappa ogni pallone arrivi dalle sue parti, non gli si può certo rimproverare di NON AVERE RIFLESSI PRONTI.

RUGGIERI 6.5 - CICLISTA PIROMANE
Secondo, in ordine di gioventù, della difesa rossa, conferma le buone impressioni della scorsa partita. Nel primo tempo va in difficoltà in un paio di situazioni, ma la sua caparbietà risulterà determinante nella sofferta ripresa. Si promette di BRUCIARE LE TAPPE.

SMACCHI 7 - PAPA
Primo tempo con qualche incertezza, nella ripresa chiude la saracinesca, esibendosi in un paio di interventi prodigiosi. Ottimo esordio. Ma il completino della Squadrettacollaelle ho fatto fatica a digerirlo. Portiere dalla parlantina spigliata, si distingue per AVERE UN DIAVOLO PER CAPELLO.

OMINOSTANCO 7 - ASTRONAUTA
A proposito di regazzini terribili! Gioca un secondo tempo spaziale, vincendo quasi tutti i duelli e portando a casa alcun recuperi d'altri tempi. Finisce per  AVERE GLI OCCHI FUORI DALLE ORBITE.




GIRALDI 6 -  POMPIERE INDECISO
Stavolta il buon Greg gliela intorta per bene nel calciomercato, anche se riesce a mettere comunque in campo una squadra molto quadrata. Si batte col consueto ardore ma gli capita spesso di TROVARSI FRA DUE FUOCHI.

DI FLORIO 6 - SARTO CHIACCHIERONE
Malgrado non lesini gli strappi e le incursioni, si infrange sovente sull'arcigna difesa avversaria.  Mezzo punto in meno per le troppe polemiche sulle decisioni arbitrali. Si ripromette, per il futuro di CUCIRSI LA BOCCA.

LUONGO 6.5 - CONTADINO 
Iniziamo col mezzo punto in meno per essersi divorato due occasioni delittuose. Va però detto che in area di rigore lui è sempre lì, rapace e inzaghesco come in occasione del gol, a SEMINARE IL PANICO.

MANCINI 6.5 - BANANA
Non per il piede, in quanto offre una prestazione di grande quantità e generosità per la squadra con tanto di tre assist consecutivi dalla sinistra non sfruttati dai compagni, quanto perché coi suoi continui inserimenti rischia spesso di SBUCCIARSI CADENDO.

VOLLERA 7* - ELETTRICISTA
Paolo Conte nella sua epica "Un gelato al limon" cantava "Ti offro l'intelligenza degli elettricisti, così almeno un po' di luce avrà". Allo stesso modo il buon Valerio, spostato da esterno mancino a fare il centrale difensivo di destra, svolge il compito con grande lucidità, risultando il migliore in campo dei suoi. Dimostra ancora una volta di NON SOPPORTARE LE PRESE IN GIRO.

GRANITO 6.5 - IGNORANZA
Torna centrale, come suo volere, e si conferma una certezza nel ruolo. Ingaggia un duello tutto muscoli contro Cataldo, con alterne fortune. Avrà smesso davvero di andare a far la spesa alla Rinascente? BOH?

MANACORDA 6 - CHIMICO
Nel primo tempo finisce per pestarsi troppo i piedi con Mancini, finendo per limitarne gli spostamenti. Nella ripresa cresce, esibendosi più volte nella ormai famosa "sterzata alla Manacorda", di garrinchana memoria. Ha il pregio, anche se provocato, di NON AVERE NESSUNA REAZIONE.

DI DIO 6 - MATEMATICO
La sufficienza gliela diamo di stima, in una partita  (di nuovo da terzio destro) nella quale commette qualche errore di misura di troppo, rispetto alla scorsa volta. Però garantisce sempre il massimo impegno, come impone il VIVERE IN UNA FRAZIONE DI POTENZA.

CHIAPPETTA 6 - AGO
Chiariamolo subito, lui è nato sotto il segno dei Pesci, non della Bilancia (come invece il cognato), però in campo il ruolo è quello dell'equilibrista. Nel primo tempo la fune traballa, nella ripresa trova qualche bello spunto verticale, l'assist per Luongo e una scivolata di poco alta. Molto amareggiato dal risultato finale, ha dichiarato nel post partita di NON SENTIRSI IN VENA di rilasciare dichiarazioni.

MALLIMACI 6 - CANE
Partita di lotta, più che di governo. Nella ripresa ingaggia un duello a suon di "step on fooD" con l'ex collega di fornelli Ominostanco. Sciupa anche una ghiotta occasione nell'assedio finale. Mezzo punto i meno perché dice che potrebbe lasciarci a breve, preferendo inspiegabilmente il lavoro alla ringhioleague. Decisione ardua da prendere. Proprio quel che vuol dire AVERE UN BELLA GATTA DA PELARE.

CAPPIELLO 6 - MURATORE
Erige il suo muro con la consueta discrezione. Nel primo tempo non ha molti grattacapi, essendo incolpevole sulla rete del Greg. Nella ripresa viene sorpreso dalle intuizioni di Russo e Perosini, che lo fanno RESTARE DI STUCCO.

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